Grazie Direttore

Caro Direttore,
Sono passati diversi giorni dalla sua morte. Purtroppo non sono tra i fortunati che hanno avuto modo di conoscerla e di lavorare a stretto contatto con Lei. Sono stati giorni di riflessione. Dal mio Salento ho osservato attentamente quanto succedeva a Roma. Dal momento della triste notizia è stato tutto un succedersi di attestazioni di stima, di ricordi di persone che con Lei hanno combattuto tante buone e nobili battaglie.

Ho cominciato a collaborare con Libera Informazione dallo scorso ottobre, con tanta passione ed entusiasmo, convinto come sono che un vero giornalista ha il compito di denunciare i poteri corrotti e mafiosi. L’unico contatto indiretto che ho avuto con Lei, caro Direttore, è lo scambio di auguri, tramite mail, che ci siamo fatti a Pasqua. In quell’occasione ho avuto modo di ringraziarla della fiducia accordatami. Custodirò per sempre, gelosamente, quel messaggio.

Purtroppo non ho fatto in tempo a chiederle preziosi consigli, importanti indicazioni su come muovermi in questo mondo così difficile e pieno di insidie come quello del giornalismo. Mi sarebbe piaciuto raccontarle le cose che succedono in questo estremo e meraviglioso lembo di terra, le difficoltà che un giornalista, soprattutto se onesto, deve affrontare. Mi sarebbe piaciuto confidarle le situazioni più assurde che alcune volte, da solo, sono costretto a fronteggiare. La solitudine che si prova in tanti momenti, quando ti accorgi di non avere veri amici, quando scopri che persone su cui avevi riposto la massima fiducia ti pugnalano. Sicuramente Lei avrebbe saputo darmi i giusti suggerimenti.

In questi giorni ho avuto modo di conoscere meglio la sua vita professionale e le sue qualità umane dai racconti dei suoi amici e colleghi.  Farò tesoro anch’io dei suoi insegnamenti. Avere la schiena dritta, non mollare mai, combattere sempre.  Cercherò di superare tutte le difficoltà, come Lei ci ha insegnato, e, anche se fisicamente lontano, mi sentirò meno solo al pensiero che anch’io faccio parte di quella splendida famiglia che è Libera Informazione.

Anche nel suo ricordo, di grande giornalista e di grande uomo, continuerò a scrivere e a lottare, senza fermarmi mai e senza abbattermi mai, glielo prometto Direttore. E se qualcuno cercherà ancora di ostacolarmi mi basterà pensare alla sua forza morale, che le ha consentito di non piegarsi davanti a nessuno. E se mi sentirò solo sarà sufficiente pensare che Lei, adesso, mi è ancora più vicino.

Grazie di cuore, Direttore.