“Il Crimine”, la Dda di Reggio Calabria chiede il rinvio a giudizio
Lo richiedono gli inquirenti. Rinvio a giudizio per tutti gli indagati, esponenti di spicco della criminalità calabrese ormai radicata anche oltre Alpi e oltre Oceano, dell’operazione “Il Crimine”. Questo l’oggetto della richiesta che la Dda di Reggio Calabria ha depositato in cancelleria. Si resta ora in attesa del decreto di fissazione dell’udienza preliminare in cui sarà deciso se accogliere la richiesta sottoscritta dal Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Pignatone, dagli aggiunti Nicola Gratteri e Michele Prestipino e dai sostituti Antonio De Bernardo, Giovanni Musarò e Maria Luisa Miranda e aprire le porte al dibattimento, o se procedere con l’archiviazione della vicenda giudiziaria. Il decreto è atteso per giugno.
In 161 dovranno rispondere in udienza preliminare a vario titolo per associazione mafiosa. Contemporaneamente la procura di Milano sta giudicando 170 persone accusate di rivestire ruoli di vertice nella ‘ndrangheta in Lombardia. Si ricompone il quadro dei trecento arresti eseguiti nel luglio 2010 tra la Calabria e la Lombardia quando le Dda reggina e milanese cooperarono nell’operazione simbolo della colonizzazione della Lombardia da parte della ‘ndrangheta.
Molta attesa dall’esito di questo procedimento penale da cui potrebbe scaturire l’accertamento giudiziario dell’esistenza di una organizzazione criminale invasiva e pericolosa, quale la ‘ndrangheta, i cui intrecci non conoscono limiti geografici in Europa come nel mondo.
*da reggiotv.it
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