Mafia: Maroni, oltre 44 mila beni sequestrati alla criminalità
“In questi ultimi anni abbiamo sequestrato alla mafia e alla ‘Ndrangheta oltre 44 mila beni per un controvalore di 20 miliardi di euro. Si tratta di un risultato straordinario ma ancora insufficiente se consideriamo che la criminalita’ organizzata fattura in un anno oltre 200 miliardi di euro”. Ad affermarlo e’ il ministro dell’Interno Roberto Maroni che oggi a Cermenate, in provincia di Como, ha consegnato le chiavi di una villa sequestrata alla ‘Ndragheta al segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni che la mettera’ a disposizione del ‘Progetto San Francesco’ che la usera’ come punto di riferimento pre realizzare progetti di lavoro e di formazione giovanile.
Il centro e’ stato intitolato all’avvocato Giorgio Ambrosoli assassinato dalla mafia a Milano l’11 luglio del 1979. Il progetto, ha sottolineato il figlio di Ambrosoli, Umberto “porta sensibilita’ nella societa’ e nei sindacati, rendendo possibile la realizzazione, proprio nei sindacati, di una nuova capacita’ di comprendere i fenomeni mafiosi. Nel sindacato -ha aggiunto- si possono sviluppare gli strumenti in grado di vedere prima che si materializzino e si radichino i clan, prima dell’emergenza”.
“Per noi del sindacato si tratta di un consegna molto importante -ha sottolineato Bonanni- e che questo sia avvenuto qui al nord e’ il segno che la mafia e la ‘ndrangheta non hanno confini ne’ nazionali ne’ internazionali e per questo e’ importante far crescere una cultura di resistenza proprio nei luoghi dove non ci si aspetta la presenza della ‘piovra’. Importante e’ anche entrare in contatto con i giovani per discutere e per formarli ad una cultura antimafia e per trovare la forza, ognuno di noi -ha concluso- di fare qualcosa di utile per combattere il fenomeno”.
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