Ciancimino indagato per detenzione di eplosivi
Massimo Ciancimino è indagato con l’accusa di detenzione di esplosivi dalla procura di Palermo. L’indiscrezione, pubblicata oggi da alcuni quotidiani, è collegata ai risultati della perizia consegnata ai magistrati dagli artificieri della polizia, che hanno confermato la pericolosità dei 13 candelotti di dinamite e dei 21 detonatori trovati nel giardino dell’abitazione palermitana del figlio dell’ex sindaco. È stato lo stesso Ciancimino, dopo essere stato fermato a Parma, a indicare il luogo dove aveva nascosto l’esplosivo che sostiene di avere ricevuto a scopo intimidatorio evitando di denunciare l’accaduto per non allarmare ulteriormente i suoi familiari.
Intanto oggi è in programma nella sede della Direzione nazionale antimafia, a Roma, si terrà un incontro fra i magistrati delle Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze, coordinato dal capo della Dna, Piero Grasso. L’obiettivo è quello di superare i contrasti sorti tra gli uffici di Palermo e Caltanissetta sulla competenza dell’inchiesta su Ciancimino, indagato per calunnia aggravata nei confronti dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, da entrambe le Procure.
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