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La nuova geografia della Scu

Di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

Gran fermento all’interno della Sacra Corona Unita. I figli succedono ai padri. E i clan si riorganizzano attorno ai personaggi storici che, scontata la pena, stanno ritornando in libertà. E’ la nuova realtà dei gruppi criminali di Lecce e Taranto. Un processo storico che la Procura antimafia sta monitorando con grande attenzione. A Lecce la situazione sembra assai articolata. Nessuno è riuscito a prendere l’eredità lasciata dal boss Filippo Cerfeda che, pentito dopo il suo arresto, ha lasciato un vuoto. Né Fabio Franco prima e Salvatore Caramuscio dopo, sono riusciti ad assicurare coesione al gruppo.

«E questo – afferma il procuratore Motta – lo si nota nel raffronto con la situazione che c’è nei paesi della provincia, soprattutto con quelli caratterizzati dalla presenza di clan storici: a Monteroni, ad esempio, c’è quello dei Tornese che è ancora forte; a Galatina ci sono i Coluccia che hanno smussato alcuni atteggiamenti conflittuali; a Taurisano ci sono gli Scarlino». Le indagini hanno evidenziato una successione generazionale nella guida dei clan. Un fenomeno documentato nei centri della provincia, come Monteroni, dove un ruolo di primo piano lo avrebbe ormai il figlio di Mario Tornese. A Gallipoli, invece, il figlio di Salvatore Padovano occuperebbe ora le posizioni che furono del padre.

«I figli – spiega il procuratore – sono subentrati ai loro genitori con pari spessore criminale e pari ruolo». Per quanto riguarda Taranto, Cataldo Motta evidenzia che: «C’è sempre una situazione particolare. Abbiamo raccolto indicazioni di una ripresa dell’ operatività di vecchi gruppi». Ripresa determinata dalle scarcerazioni per fine pena. Il fatto che siano tornati in libertà esponenti storici della Scu, a Lecce come a Taranto, a cui erano state inflitte condanne rilevanti, hanno provocato un processo di riorganizzazione. «Si sta assistendo – conclude il procuratore Motta – ad una sorta di riaggregazione dei nuclei che si formano attorno ai personaggi storici».

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