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Saviano colpisce ancora

Di Lorenzo Frigerio il . Recensioni

«In quelle ore ciò che mi pervadeva era davvero la sensazione in ogni parte di me che attraverso quello strumento che spesso sembra inutile la televisione, la macchina per oscurare le menti, si stava raccogliendo una voglia di trasformare, di cambiare, di dire come la si pensa politicamente, di mostrare che il Paese è diverso da come viene rappresentato, diverso dalla sua classe politica, diverso dal disastro che sta vivendo». Così il principale protagonista di quello che è stato definito l’evento televisivo dell’anno racconta la trasmissione che, solo qualche mese fa, ha suscitato consensi e polemiche, dividendo la pubblica opinione e scatenando le reazioni della politica.

Dagli schermi tv di Rai Tre, approdano in libreria i testi che Roberto Saviano ha presentato durante le quattro puntate di “Vieni via con me”. È l’occasione per lo scrittore di rivivere l’imbarazzato approccio con le telecamere, lo stupore per l’attenzione creata e poi la finale consapevolezza di chi si rende conto di poter arrivare direttamente nelle case degli italiani e poter avviare, del tutto inaspettatamente, un dialogo fortunato. Rileggendo questi monologhi civili, si ha la possibilità di apprezzarne i contenuti oltre che le battute ad effetto e le terminologie adottate, che sono quelle rimaste impresse ai più e che, in alcuni casi, sono state le micce che hanno innescato gli attacchi dei detrattori.

Espressioni, ad esempio, come “la macchina del fango”, cioè il meccanismo infernale che consente di isolare e distruggere una persona, sono sopravvissute alla contingenza del racconto di Saviano, entrando nel linguaggio quotidiano, tanto che oggi non c’è uomo pubblico che non la utilizzi, spesso a sproposito, per dichiararne di esserne rimaste vittime innocenti: da Fini a Berlusconi, tanto per fare due nomi. Eppure solo la descrizione di quanto avvenne in vita a Giovanni Falcone consente di capire quali diabolici meccanismi di delegittimazione possano rendersi responsabili dell’annientamento morale, arrivando, in casi estremi, ad essere l’anticamera dell’eliminazione fisica, come avvenne proprio al magistrato palermitano.

E che dire delle puntuali ricostruzioni di due emergenze che, al contrario, purtroppo, non sono emergenze, come l’avvenuta colonizzazione della ‘ndrangheta del nord e i guasti ambientali provocati dai traffici delle ecomafie nelle regioni del sud? L’autore di “Gomorra” documenta da par suo con argomenti solidi e ricostruisce le trame illecite di un sistema, all’interno del quale diventa impalpabile il confine tra criminalità organizzata ed establishment economico ed istituzionale, in uno scambio inconfessabile e continuo, in cui a farne le spese siamo tutti noi. Stessa trama emerge dalle pagine che grondano lacrime e sangue, quando è rievocata la terribile notte di L’Aquila, in cui il terremoto provocò morti e danni che potevano essere evitati, se non fossero prevalsi insipienza e brama di guadagno.

Un quadro desolante potrebbe sembrare quello che Saviano torna a proporre per iscritto dopo averlo narrato davanti ad una telecamera. Un quadro senza speranza. In realtà le storie di Piergiorgio e Mina Welby in difesa della vita e di don Giacomo Panizza a tutela della dignità di tutti in un angolo di sud aprono il cuore alla speranza: si può e si deve cambiare, se si ritrovano le ragioni dell’unità, del nostro stare insieme, uscendo dal tunnel degli ultimi vent’anni in cui sono prevalsi egoismi e paure. Partendo dai moti risorgimentali e passando per la Resistenza, il richiamo alla nostra Costituzione serve quindi a Saviano per guardare oltre, per indicare una possibile via d’uscita dalla complessa situazione italiana, tuttora in regime di transizione.

E che possa essere così, si può evincere dal giudizio finale che lo scrittore offre della sua esperienza televisiva che, in realtà, suona più come un augurio rivolto agli italiani: «Un’avventura fatta di tensione, tristezza, grande passione, un’avventura che mi ha dato la vertigine e la possibilità davvero di intravedere un sentiero oltre la notte. La notte di questo Paese».

Roberto Saviano
VIENI VIA CON ME
Feltrinelli, Milano 2011
pp. 160 € 13,00

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