Liguria, gli enti locali scendono in campo contro le mafie
Per la lotta alla criminalità organizzata, in Liguria, il momento è prezioso. «L’attenzione sui problemi legati alla mafia in questi giorni è altissima – commenta Matteo Lupi, responsabile regionale di Libera – siamo soddisfatti e speranzosi rispetto alla proposta di legge sull’antimafia e la legalità». Il testo, presentato a inizio mese dal gruppo del Pd con larga condivisione da parte di tutti i gruppi presenti nel Consiglio Regionale, propone “iniziative per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità”. «Abbiamo avuto la scossa dello scioglimento del comune di Bordighera, poi abbiamo raccolto nuove nuove energie grazie alla giornata della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie a Potenza – prosegue Lupi – poi ancora la tappa ligure della carovana antimafie 2011 ha dato vita a molti momenti di condivisione sui temi della legalità. Oggi il terreno è fertile per la diffusione e il radicamento della coscienza antimafia». In questo clima è stata discussa la proposta di legge, che dovrebbe essere approvata entro giugno. Al suo interno sono state recepite alcune proposte di Libera, in particolare, all’articolo 12, l’istituzione della Giornata regionale della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti di mafie nella simbolica data del 21 marzo, inizio di primavera.
Nell’ottica di promuovere la cultura della legalità, e riprendendo normative già vigenti in Toscana, Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia, il testo prevede la formulazione di protocolli di intesa con gli organi statali di giustizia e sicurezza, la stipula di accordi con enti pubblici, la creazione di rapporti con il volontariato e l’associazionismo, l’adozione di misure a sostegno delle scuole e delle università per l’educazione alla legalità, l’impegno per un proficuo riutilizzo a fini sociali dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, la messa in atto di politiche a sostegno delle vittime. La proposta di legge riconosce inoltre il Tavolo della legalità per la Liguria, a cui prendono parte le associazioni che operano sul territorio, come «luogo di analisi e confronto sullo stato della presenza della criminalità organizzata nel territorio regionale, sulle iniziative pubbliche e private intraprese per contrastarla e sulle azioni da intraprendere per rafforzare gli interventi di prevenzioni e contrasto».
Si propone poi che la Regione Liguria partecipi all’associazione Avviso pubblico, che si costituisca parte civile, al fianco delle vittime, nei processi per mafia, e che nasca la Stazione unica appaltante, ovvero una struttura autonoma che gestisca l’intero iter di tutte le gare pubbliche che coinvolgono la Regione e gli Enti collegati e convenzionati, incluso il servizio sanitario, «per assicurare trasparenza, regolarità ed economicità dei contratti pubblici e per prevenire la possibilità di infiltrazioni mafiose».
«La proposta di legge regionale è un passo molto importante di un percorso di impegno che va avanti – dichiara Matteo Lupi – ci rincuora che ben 18 nuove associazioni liguri abbiano aderito a Libera da gennaio 2011 a oggi, aspettiamo l’arrivo dell’Officina Libera di Davide Mattiello il 5 e il 6 maggio nel nostro territorio, e speriamo che si possa procedere in tempi brevi all’istituzione della Consulta della legalità a Sarzana». Nella cittadina in provincia di La Spezia, infatti, il presidio di Libera “Dario Capolicchio” ha chiesto di dare vita a un organismo di partecipazione dei cittadini all’amministrazione locale, a tutela delle istituzioni democratiche e che intervenga nelle situazioni in cui si ravvisano comportamenti di carattere tipicamente mafioso. Il Consiglio Comunale ha approvato lo scorso ottobre la proposta, ma la Consulta è ancora in attesa di essere messa in funzione.
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