Sette mesi fa l’omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco pescatore
Sono trascorsi sette mesi dall’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco pescatore di Pollica. Sette mesi trascorsi in attesa di una verità e giustizia. Nei giorni scorsi sono tornato ad Acciaroli. Mancavo dal giorno del funerale. Sul mare azzurro faceva capolinea il primo sole primaverile. Per la strada un silenzio che ti faceva compagnia, anziani seduti fuori al bar della Piazzetta dove Angelo ogni mattina si recava per incontrare i suoi cittadini. Sul porto i pescatori a lavoro con le reti, pronti a partire alle prime ore dell’alba. I primi turisti in bicicletta. Che bella Acciaroli. Una bellezza commovente, che ti prendeva dentro. E che nascondeva la mancanza di Angelo. Un’assenza che la respiravi camminando per le stradine del centro storico, passeggiando sul lungomare. Sul porto ho incontrato Antonio, il figlio di Angelo. Era da poco rientrato da un’uscita in mare. Come faceva sua padre. Ogni giorno.
Mi ha raccontato che Angelo era uscito anche poche ore prima di quella notte maledetta. Era andato per mare insieme al suo amico Lello a prendere le aragoste e gli scorfani per il ristorante di Antonio. Un’uscita conclusasi con un buon bottino. Con gli occhi lucidi Antonio mi racconta che quell’aragosta Angelo gliela aveva consegnata al ristorante prima di andare al Comune. E con una raccomandazione «Anto’ fammi sapre quando pesa». Alle cinque del pomeriggio un’altra telefonata al figlio Antonio: «Allora quando pesa sta’ aragosta?». «Papà ti chiamo più tardi». Antonio preso dal lavoro e da altri impegni si era dimenticato di pesarla. E’ stata l’ultima volta che ha sentito il padre. Gli occhi diventano lucidi. Come rassomiglia al padre. Nei gesti, nel parlare, nelle espressioni.
Ci raggiungono il giovane sindaco Stefano Pisani e l’assessore Carla Ripoli. Mi raccontano come l’intero paese dal Nord a Sud quotidianamente ricordano il sindaco con iniziative, incontri, cerimonie, premi. Girando l’Italia hanno capito come quella “normale” attività amministrativa sia diventata una traccia ed una testimonianza radicata che neanche loro immaginavano. L’ otto maggio Pollica sarà la capitale della manifestazione di Legambiente “Voler bene all’Italia”. Si ritroveranno nel piccolo paesino cilentano gli amici di sempre. Niente cerimonie, niente retorica. Una giornata di festa per continuare il sogno ed il progetto di Angelo Vassallo. Per dimostrare che anche al Sud si può fare la raccolta differenziata, che il mare può essere mantenuto pulito e può diventare una via dello sviluppo, che tra le colline ed il mare si possono creare ponti, che la “ricchezza” nasce dalla capacità di realizzare progetti semplici, che “ecologia” non è una parola difficile o inutile; che il territorio si può cambiare, con piccole azioni.
Dopo una settimana, esattamente il 15 maggio a Pollica si andrà a votare per le amministrative. Stefano Pisani con una lista civica si candida a proseguire il racconto ed il percorso di Angelo. Lui che per anni è stato il suo vicesindaco. Lo accompagnano nella sua campagna elettorale le parole di Angelina, la moglie di Vassallo: «Ricordo che chiedevo sempre a mio marito perché quando andava a un comizio, un incontro pubblico, non preparava mai un discorso. Lui mi rispondeva semplicemente “Angelina, alle persone bisogna parlargli col cuore”». Come sono lontane quelle parole nella politica quotidiana del nostro paese.
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