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L’appello di Libera ai crotonesi: Ricordate le vittime di mafia

Di Angela De Lorenzo* il . Calabria, Progetti e iniziative

Anche Crotone è chiamata ad inaugurare una primavera nuova, nel nome
della legalità e questo invito rivolto alla città viene da “Libera –
Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, da Giovanni Gabriele e
Francesca Anastasio, i genitori di Domenico, il bambino rimasto vittima
di un agguato di mafia meno di due anni fa mentre giocava in un campetto
di calcio. Il prossimo 21 marzo, primo giorno di primavera, si
celebrerà, per la sedicesima volta, la Giornata della memoria e
dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie. In occasione di questa ricorrenza istituita da Libera, come ogni anno, organizza una manifestazione pacifica, che ogni volta rende protagonista una diversa città italiana.

Dopo l’esperienza di Milano dello scorso anno, quando parteciparono 150mila persone, questa volta l’appuntamento è per sabato 19 marzo a Potenza, dove il tema sarà “Insieme verità e giustizia in terra di luce”.
A presentare l’iniziativa, sollecitando la partecipazione dei cittadini crotonesi, è stato il coordinamento provinciale di Libera Crotone, che venerdì 4 marzo ha tenuto una conferenza stampa insieme ai coniugi Gabriele nella sua sede di palazzo Caloiro, nel centro storico.
«È un appuntamento importante – ha detto il coordinatore provinciale di Libera, Antonio Tata – per non dimenticare le vittime e le cose orribili di cui le mafie si rendono protagoniste. Sono 900 i nomi delle vittime che verranno ricordate a Potenza. Partecipare è un modo per risarcire un debito nei confronti di un territorio come il nostro, che vittime ne ha avuto tante». Sono molte a Crotone, infatti, le persone che, proprio come Domenico Gabriele, hanno perso la vita solo perché si trovavano al posto sbagliato e nel momento sbagliato.

Come ha fatto osservare Tata, inoltre, quest’anno la partecipazione sarebbe facilitata dal fatto che la manifestazione si svolgerà in una città meridionale, quindi più  facile da raggiungere partendo dalla Calabria. Libera Crotone, con l’intento di favorire la partecipazione, soprattutto dei più giovani, ha già avviato percorsi di collaborazione con le scuole del territorio e con l’Ufficio scolastico provinciale, oltre che con le associazioni. Inoltre, inviti alla partecipazione sono stati trasmessi a tutte le istituzioni del territorio, chiamate a partecipare con i loro gonfaloni, proprio come fanno ogni anno la maggior parte di quelle italiane.

Dopo la partecipazione a Potenza, il 19 marzo, invece, tre giorni dopo, il 21, la sedicesima Giornata della memoria e dell’impegno sarà celebrata anche a Crotone, con un’altra manifestazione che si terrà nell’auditorium dell’istituto ‘Pertini’, dove protagonisti saranno soprattutto gli studenti. «Un appuntamento in cui – ci ha tenuto a precisare Tata – saranno sicuramente evitate passerelle di politici, per dare spazio alla creatività e alle riflessioni dei giovani».

A spiegare più tecnicamente la partecipazione alla manifestazione di Potenza è stato Umberto Ferrari di Libera Crotone: «Abbiamo già organizzato un pullman, chi vuole partecipare può prenotare l’adesione, con un contributo di 15 euro, nella sede di ‘Kroton Community’, nella sede di Libera qui a palazzo Caloiro o presso il Csv Aurora. Se la partecipazione degli studenti sarà massiccia provvederemo ad abbassare i costi o a renderla gratuita. Nessuno esclude, poi, che le associazioni che vogliono aderire possano organizzarsi autonomamente. Un appello lo rivolgiamo ai dirigenti, invitandoli a giustificare l’assenza dei ragazzi per quella giornata e a stimolare la loro presenza facendosi promotori dell’organizzazione».

A lanciare un appello deciso rivolto alla cittadinanza crotonese è stato Giovanni Gabriele. «Lo scorso anno – ha detto – quando sono stato a Milano, ho giurato a me stesso di essere presente per tutti gli anni della mia vita. Spero che questa volta la città non mancherà all’appello. Lo scorso anno, infatti, è stato molto triste ritrovarci da soli in mezzo a 150mila persone, mentre tutti gli altri parenti delle vittime di mafia erano sostenuti dai loro concittadini. Invito la gente di questa terra, che ci è stata molto vicina in questi due anni, a partecipare, perché esperienze simili sono capaci di segnarci, facendoci ritrovare la speranza e la voglia di cambiare. Solo se ritroveremo queste cose la morte di tutte le vittime di mafia non sarà stata vana».

«È l’occasione – ha aggiunto Francesca Anastasio – per dimostrare all’Italia quanto siamo sensibili su questi temi, per dire che al Sud non siamo tutti uguali».

*da Il Crotonese

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