Premio Rostagno, terza edizione
Ricordare Mauro Rostagno imparando a fare i giornalisti. Centinaia di studenti siciliani si incontreranno domani al Teatro Alhambra di Calatafimi Segesta (Tp) in occasione della terza edizione del premio giornalistico per giovani studenti degli istituti superiori. Quest’anno hanno aderito al concorso più della metà delle scuole trapanesi e un significativo numero di istituti delle province di Palermo e Ragusa, realtà coinvolte per il primo anno nel concorso. Il premio nasce da un’idea del presidio di Libera a Calatafimi Segesta e vede la collaborazione dell’associazione antimafia Libera e della Fondazione Libera informazione.
Anche quest’anno la giornata finale si preannuncia ricca di sorprese. Dopo le passate edizioni in cui si sono alternati sul palco il procuratore antimafia Piero Grasso e il capo della mobile, Giuseppe Linares, quest’anno sarà la volta del sociologo, Nando Dalla Chiesa, presidente onorario di Libera, collaboratore del “Fatto Quotidiano” e docente universitario. Dalla Chiesa potrà raccogliere e rilanciare i tanti interrogativi che verranno posti dai referenti dei gruppi di lavoro finalisti. L’argomento al centro dell’intervista sarà quello del ruolo svolto dal mondo dell’informazione in Sicilia. I lavori giunti agli organizzatori, nelle scorse settimane, sono stati vagliati da una commissione di giornalisti presieduta da Roberto Morrione, presidente di Libera informazione e i colleghi, Nino Amadore del Sole24Ore, Antonella Lombardi, collaboratrice del portale Ansa Legalità, Elena Fava, presidente della Fondazione “Giuseppe Fava” e Rino Giacalone, giornalista de “La Sicilia”.
Un’edizione, quella di quest’anno diversa dalle altre. Lo scorso febbraio, infatti, si è aperto a Trapani il processo per l’omicidio di Mauro Rostagno, dopo ventitré lunghi anni. L’occasione quindi per mantenere viva la memoria di chi, facendo il proprio mestiere, ha pagato con la vita la ricerca della verità.
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