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Altamura, il ristorante dei boss in gestione a Vissani

Di Lorenzo D'Albergo il . Puglia

Feste e banchetti, ospiti fissi gli uomini della mafia. Solo occasionalmente  la magnifica villa e le sue sale mozzafiato fungevano da luogo magico per i  ricevimenti nuziali delle giovani coppie di sposi pugliesi. Ma ora il Parco dei  Templari ad Altamura, il complesso di lusso da sedici milioni e mezzo di euro, cambia proprietario. L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la  destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata tra  la rosa dei pretendenti ha scelto Gianfranco Vissani. La struttura, strappata  dalle mani della criminalità organizzata lo scorso 4 febbraio, è stata  consegnata in quelle del cuoco due stelle Michelin, uno tra i più noti chef a  livello mondiale.

Ad attendere il cuoco toscano – che gestirà il nuovo business  insieme al figlio Luca –  c’è già un’interminabile lista di prenotazioni: solo  per il 2011 ci sono più di 90 coppie in lista.  Quella di Altamura è un’iniziativa inedita, un punto di svolta nella lotta  alle mafie secondo il sottosegretario all’interno Alfredo Mantovano, presente  all’inaugurazione del progetto insieme a Vissani, al prefetto Mario Morcone e  al sindaco di Altamura, Mario Stacca. «Non solo repressione – ha tenuto a  spiegare Mantovano -, questa vicenda si inserisce nell’ottimo lavoro dell’Agenzia, che punta a preservare i posti di lavoro, a garantire fonti di  ricchezza e di sviluppo del territorio e, addirittura, a fare in modo che  avvenga meglio di prima. E questa è la grande novità – ha detto soddisfatto il  sottosegretario – con le istituzioni che incontrano imprenditori capaci e noti  in tutto il mondo che accettano di giocare questa scommessa». 

Sono quasi diecimila i beni immobili sequestrati alla mafia in tutta Italia. Solo in Puglia se ne contano 820, di cui 143 affidati in gestione. E il “cuoco  di D’Alema” è uno degli affidatari. «Vado ad Altamura – ha detto lo chef –  carico di orgoglio ed entusiasmo. Punteremo sulla cucina locale e sui suoi  prodotti genuini. Il posto è favoloso e il locale molto scenografico». Il  rilancio per il Parco dei Templari, sequestrato a un cittadino di Gravina, che nel 2002 venne coinvolto in un’indagine che portò al sequestro dello stabile di  lusso, di un hotel di Venosa e diversi altri terreni di Altamura, è già realtà. 

Vissani non ha paura di «intimidazioni e ritorsioni della criminalità locale. Del resto io cosa c’entro? Sono stato chiamato per trasferire qui la mia  esperienza e dare indicazioni e consigli: punto e basta. Inizio promettendo che  non ci sarà alcuna riduzione del personale. Non sono qui per fare “piazza  pulita”». In chiusura di presentazione, a fare eco alle parole del cuoco è  ancora Mantovano: «Non possiamo permettere che permanga l’assioma “La mafia dà  lavoro e lo Stato no”».
 

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