Mattarella: isolare la mafia
Nel
settore degli appalti noi abbiamo fatto in concreto una legislazione
nuova, rigorosa, proprio perché in questa area si chiudessero alcuni
canali che potevano prestarsi a forme di intermediazione parassitaria
e quindi per eliminare condizioni economiche e sociali che favorissero
inserimenti di tipo mafioso. E questa è una realizzazione della Regione
del periodo di politica di solidarietà che va mantenuta nonostante
tentativi che ci sono di modificarla in senso contrario quello voluto,
che va mantenuta proprio perché in questo settore certamente possono
verificarsi infiltrazioni che invece vanno respinte. Il
problema della mafia è però un problema ovviamente più complessivo,
è un antico male che sarebbe utopistico e illusorio dire che può essere
risolto con una legge o con un intervento miracolistico; certo ci vogliono
le leggi che eliminino le condizioni che favoriscono questi inserimenti,
certo ci vuole un’azione anche di carattere sanzionatorio e repressivo
più decisa e più organica, ma ci vuole anche, e non per rifuggire
da scelte di carattere politico, ci vuole anche un clima e un costume
che appartiene a tutti i siciliani: se tutti quelli che parlano di mafia
si comportassero per isolare la mafia forse avremmo già fatto un grosso
passo avanti e credo che questa debba essere la cosa che subito possa
essere fatta: quella che tutti, tutti coloro che avvertono la gravità
di questo fenomeno, si comportino per creare condizioni di isolamento.
Piersanti Mattarella,
presidente Regione Sicilia ucciso dalla mafia
Castellammare
del Golfo 1935, Palermo 1980
(*)
Palermo, 25 ottobre 1979, intervista rilasciata a Vittorio Lo Bianco
della RAI.
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