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Cangiari, la moda che sfida la ‘ndrangheta

Di Anna Foti il . Calabria

La bellezza può fare la differenza ma soprattutto può far volare sopra l’indifferenza. Coniuga infatti impegno civile, qualità e professionalità femminile della terra calabra e per esso è stato scelto un nome che in sé racchiude una profezia di cambiamento affidata alla tradizione assolutamente intramontabile del dialetto calabrese. Parliamo di Cangiari, il brand calabrese nato dall’esperienza del consorzio Goel solo qualche anno fa ma che ha solcato già i più prestigiosi palcoscenici della moda mondiale, imprimendo al modello imprenditoriale locale e nazionale una inedita sollecitazione.

Cangiari è adesso anche in rete con una nuova proposta di acquisto.  Dopo la premiazione all’undicesima edizione del prestigioso Gala della Moda – Premio Internazionale “Catania, Talenti & Dintorni” nel luglio 2010,  il debutto in Calabria,  a Gerace nel settembre successivo, è un incalzare con la presentazione della collezione Primavera Estate 2011 a Milano in ottobre e, infine, nel novembre la nascita di SpazioCANGIARI, prima boutique del Lusso Etico Sociale ed Ecologico, realizzata proprio in un immobile milanese confiscato alla ‘ndrangheta, nel cuore della capitale della moda in via Monte Santo.  Non solo un punto vendita, SpazioCANGIARI è soprattutto un luogo di sensibilizzazione culturale sui temi della giustizia sociale e della sostenibilità ambientale. In linea con la mission di responsabilità sociale ed etica, il consorzio Goel, con sede in provincia di Reggio Calabria a Gioiosa Jonica e presieduto da Vincenzo Linarello, opera concretamente e innovativamente per il cambiamento socio-economico della Locride e della Calabria attraverso modelli di sviluppo e giustizia sociale come antidoto alla disoccupazione e la prevaricazione mafiosa.  

Lo stesso nome GOEL ha radici bibliche e sta a significare la funzione di liberazione e riscatto che intende rivestire il consorzio nei confronti delle fasce sociali escluse ed emarginate del nostro territorio.  Adesso la moda etica, quella delle tradizioni dei telai che vestono la pelle e solcano i palcoscenici della moda mondiale, la moda della filiera interamente made in Calabria, entra anche in rete con la linea acquistabile tramite e-commerce con spedizioni in tutta Italia e, prossimamente, anche in Europa.

Basta un semplice click sul sito www.cangiari.com per fare la differenza poiché Beauty is different e perché con Cangiari è possibile.  Si potranno acquistare gli abiti e gli accessori biologici della collezione Primavera/Estate 2011 come la raffinata prima linea CANGIARI, i capi dal tocco mediterraneo di CANGIARI.me e le T-SHIRT LIMITED EDITION realizzate da alcuni prestigiosi designer italiani. Attivo anche “CANGIARI Store”, un servizio di assistenza on-line dedicato attivo dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 18,00: un operatore specializzato interagirà con il cliente tramite chat, Skype, telefono o tramite l’indirizzo di posta elettronica servizio.clienti@cangiari.comQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

  Ecco il dettaglio di cosa è disponibile on line:

•    Prima Linea CANGIARI, linee essenziali ma sofisticate e pure, espresse attraverso trame naturali assemblate con cura artigianale. 

•    Linea CANGIARI.me, caratterizzata da un look più casual con un tocco mediterraneo. I materiali prevalentemente di jersey biologico e le linee morbide le danno un aria di giocosa naturalezza.

•    T-SHIRT LIMITED EDITION, progettate da prestigiosi designer che hanno interpretato, ognuno a modo proprio, la filosofia del brand calabrese.   Prossimamente anche disponibile on line Abitare CANGIARI, la nuovissima linea casa dal sapore mediterraneo per arredare anche gli interni di un’abitazione.

 I successi, infatti, non arrestano l’intraprendenza e la creatività del consorzio che sbarca anche al Macef, il Salone degli Accessori per la Casa e complemento d’arredo di Milano con una nuova sfida: le stoffe lavorate e ricamate a mano non solo per divenire abiti di alta moda e impreziosire il corpo ma anche per arredare la casa con tendaggi, corredi e rivestimenti per interni pregiati ed ecosostenibili. Completano il quadro i complementi di arredo quali gli oggetti realizzati artigianalmente. La mission di responsabilità sociale ed etica del consorzio Goel, attivo nel delicato e problematico contesto della Locride nella provincia di Reggio Calabria, ha già portato lustro alla Calabria, esprimendo eccellenza e creatività qualificata dall’impegno civile, dalla sostenibilità ambientale e dall’attualizzazione di materiali e di processi produttivi.

L’obiettivo, che è in sè metodo, è un prodotto di ecomoda quale sintesi pregevole tra innovazione e storia, tra design con formule stilistiche moderne e antiche tradizioni tessili artigianali, il tutto sotto l’egida di un marchio di grande valore etico e sociale che utilizza stoffe e tessuti interamente biologici ricamati a mano e lavorati al telaio artigianale, secondo riti tramandati ma rivisitati.  Capi di alta moda interamente realizzati nella nostra regione, con materiali di prima qualità, pregiate lavorazioni artigianali, che hanno già conquistato importanti successi e incantato il pubblico mondiale. Una filiera, tutta made in Italy, trasparente e attenta a distinguersi per sostenibilità ed eticità e finalizzata a favorire la maturazione di un consumatore critico, consapevole e responsabile. Una filiera in cui attori, donne e soggetti svantaggiati componenti di cooperative della Locride, sono intraprendono e vincono nel mercato la sfida etica e sociale. Ma soprattutto una filiera tutta made in Calabria composta dalla comunità creativa di stilisti, non solo calabresi, diretti da Marina Spadafora per la moda, e da Anna Barbaro per la linea “Abitare Cangiari”.

Il tutto con il contributo del Consorzio goel multimedia, responsabile di comunicazione, grafica e design. La filiera consta delle competenze essenziali della cosiddetta comunità produttiva così organizzata: Cooperativa “L’Utopia” con sede a Gioiosa Jonica, composta da donne con competenze in sartoria e confezionamento tessile, con annesso e appena realizzato con il contributo di Vodafone e delle Banche di Credito Cooperativo, dello stabilimento a Marina di Gioiosa jonica comprensivo di un laboratorio di confezionamento e di un atelier sartoriale. Cooperativa “Aracne” con sede a Gerace e composta da donne tessitrici al telaio manuale e guide di un parco con otto telai ricostruiti sul modello di inizio secolo. Cooperativa “Cuntrascenzia” con sede a Caulonia e produttrice di oggettistica artistica, articoli di falegnameria e tappezzeria.

Goel nasce nel 2003 come traguardo e nuova partenza di un cammino decennale di impegno della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace, allora guidata da Mons. Giancarlo Bregantini. Lo stesso patto consortile, che sta alla base della cooperativa e della sua dimensione partecipativa, unisce chi investe risorse professionali e competenze per la crescita della comunità di appartenenza, di chi si oppone alla mafie attraverso la cultura della legalità, dell’accoglienza, del lavoro, dell’occupazione e dell’inserimento nei circuiti produttivi di soggetti deboli, quali persone con handicap, giovani disoccupati, persone affette da malattie mentali o con dipendenze, persone detenute ed ex-detenute o con famiglie in difficoltà, migranti. Ruolo di primo piano è quello ricoperto dalle donne che si consorziano per realizzare i modelli.   Premiato nel Concorso in materia di Etichettatura dei Prodotti di Largo Consumo, per il settore Moda, indetto dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria per l’anno 2010, dopo la prestigiosa esposizione dei capi al museo di Louvre di
Parigi e il  debutto a Milano alla Settimana della Moda Donna, nella cui occasione il marchio ha ottenuto il Patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, Cangiari è stato l’unico marchio italiano di moda presente al Salone del Lusso Sostenibile di Parigi. 

“La nostra è una concezione di etica particolare. L’etica – spiega, Vincenzo Linarello presidente del consorzio Goel – è infatti giusta se anche efficace. Siamo profondamente convinti dei valori che portiamo avanti e l’efficacia del nostro lavoro si misura con la sfida a tutto ciò che valore non è. Ecco quindi che conciliare etica, produttività, impresa e bellezza è possibile e con risultati superiori”. Abitare un luogo, renderlo una casa, come abitare un corpo per renderlo la dimora dell’anima, equivale a riscattarlo, a sentirlo orgogliosamente proprio, il tempio di una bellezza che si intreccia con l’etica che incanta un pubblico esigente ma anche impegnato.

Tutto questo è Cangiari. Tutto questo è Calabria.

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