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Nasce il coordinamento europeo sui cronisti minacciati

Di Ossigeno il . Internazionale, Progetti e iniziative

Creare un coordinamento europeo permanente fra le organizzazioni dei giornalisti per tutelare la libertà di stampa da minacce di leggi bavaglio e da censure attuate con la violenza e con abusi di strumenti legali. Su questa proposta, emersa durante il convegno “Notizie che disturbano e giornalisti minacciati. Italia e Spagna” organizzato oggi da “Ossigeno per l’informazione” e dall’Istituto di cultura spagnola Cervantes di Roma, in occasione della presentazione del Rapporto 2010 tradotto in Spagnolo, si sono trovati concordi i relatori italiani e spagnoli, fra i quali il presidente della FNSI, Roberto Natale, l’editorialista del “Pais” Miguel Angel Aguilar, il parlamentare Giuseppe Giulietti (Articolo 21), e il direttore di “Ossigeno”, Alberto Spampinato.

«E’ ormai necessario – ha detto Spampinato – sviluppare una rete internazionale delle associazioni rappresentative dei giornalisti e della società civile più impegnate in Europa a difendere il diritto di cronaca e la libertà di espressione. In Italia centinaia di giornalisti vengono intimiditi, minacciati e restano indifesi. Accade anche in altri paesi europei, nei quali se ne parla ancor meno che in Italia. Dobbiamo rompere il muro di silenzio e di indifferenza. Dobbiamo farlo in tutta Europa. L’esperienza di “Ossigeno”, il nostro Rapporto tradotto in inglese, spagnolo e, presto, in tedesco, può aiutare altri paesi pacifici e democratici ad aprire gli occhi sui molti modi espliciti e subdoli – come le querele pretestuose e le richieste di danni – di far tacere i giornalisti, sulla necessità di una difesa attiva del diritto di cronaca e del diritto di essere informati in modo completo e corretto».

«E’ necessario internazionalizzare l’esperienza di “Ossigeno” che – ha affermato Roberto Natale –deve varcare i confini. E’ necessario per tutta l’Europa accogliere la richiesta di “Ossigeno” di rendere più sicuro il lavoro dei giornalisti. E’ necessario se l’Europa vuole essere non solo quella dei mercati, ma anche quella dei cittadini. Le recenti leggi approvate in Ungheria dimostrano quali rischi di contaminazione stiamo già correndo. Si diffondono operazioni che hanno la finalità di svuotare di contenuti l’informazione».

Su questa linea, Giuseppe Giulietti: «L’Italia è stato il laboratorio del conflitto di interessi e di altre limitazioni dell’informazione, adesso la patologia sta varcando i confini dell’Italia. Propongo un coordinamento europeo di tutte le organizzazioni e associazioni che si occupano di libertà di informazione. Fra gli obbiettivi, il rafforzamento della carta europea dei diritti fondamentali, integrandola col tema della libertà di accesso alla rete e prevedendo sanzioni per chi intimidisce i cronisti».

Miguel Angel Aguilar, segretario dell’Associazione europea dei giornalisti spagnoli, ha ribadito il bisogno di esportare l’esperienza della fondazione Odg-FNSI: «L’Italia ha inventato Slow Food e poi è stato scoperto da altri paesi. “Ossigeno per l’informazione” è un’invenzione che deve contagiare altri paesi europei. Quella dell’ossigeno è un’immagine efficace perché senza ossigeno c’è asfissia, anche per i diritti. La parola “ossigeno” può essere spesa per un’altra metafora; le libertà che abbiamo conquistato in Italia e in Spagna non sono state conquistate una volta per tutte, corrono il rischio di ossidarsi come i metalli, dobbiamo lottare per impedirlo. Dobbiamo unirci per esportare la liberà con la forza degli argomenti».

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