Reggio Calabria, gambizzato Tiberio Bentivoglio

Reggio Calabria, ore 6:15 circa di questa mattina Tiberio Bentivoglio, titolare della Sanitaria Sant’Elia di Reggio Calabria, è già in piedi, al lavoro nel suo appezzamento di terreno ad Ortì, zona alta di Reggio Calabria. Ma non è una giornata come tutte le altre ed anche lui non è un commerciante come tanti. E’ in prima linea contro il pizzo nelle rete ReggioLiberaReggio, ma già nel 1992 coraggiosamente aveva denunciato chi, non ricevendo il pizzo imposto, aveva commesso un furto nel suo negozio. Ma torniamo a questa mattina.

Un agguato, su cui adesso indagano gli inquirenti, è stato teso ai suoi danni. Questa volta, dopo anni di intimidazioni e danni ai suoi beni, presa di mira la sua persona. Così alcuni colpi di pistola vengono esplosi. Due lo colpiscono, uno al polpaccio lo ferisce, l’altro finisce sul suo marsupio posto a tracolla. Dunque il bersaglio il suo torace. Forse avrebbero voluto ucciderlo. Lui reagisce prontamente al fuoco, si difende ed è sempre lui a chiamare la Polizia che intervenuta sul posto ha eseguito i rilevi di rito. Tradotto agli Ospedali Riuniti, Bentivoglio, sottoposto ad accertamenti, fortunatamente non versa in condizioni gravi.

Un episodio che desta allarme. Un segnale che potrebbe essere riconducibile al suo impegno contro le ‘ndrine che impongono il pizzo, nonostante la sua denuncia in tempi audaci quando il pizzo non si nominava neppure e la sua rinnovata e manifesta posizione nella rete ReggioLiberaReggio.

La libertà non ha pizzo: questo lo slogan abbracciato a Reggio Calabria in primo luogo, nell’aprile scorso, proprio dalla Sanitaria S. Elia di Tiberio Bentivoglio, dal Ristorante “L’Accademia” di Filippo Cogliandro Lungomare di Lazzaro (RC), dalla Cooperativa Rom 1995, purtroppo non più attiva, e da Informatica D’Amico. Ad oggi ai quattro pionieri si sono uniti tanti altri imprenditori. Cadi Antincedi dei fratelli Milasi, Isolab SRL Analisi Ambiente e Alimenti, Pronexus: rete di agenti per lo sviluppo locale, SudArch SRL – Studio Tecnico Architettura, Assicurazioni Nucera di Leonarda Nucera, Boutique Gocce di Miele – di Bentivoglio Cinzia, Ristorante Pizzeria Birri Basta, Pizzeria ” Spaccanapoli, Pub/Pizzeria Ciroma, Cogliandro Demetrio Sas” – Distributore Esso e Officina, La Bottega dell’Artigiano – di Santo Latella, MA.VER. di Perna Francesca , REGGIO TV di E. Lamberti Castronuovo,  Istituto clinico ‘R. De Blasi’ di E. Lamberti Castronuovo , L.G.L. lampadari di M. Lamberti Castronuovo, Amaddeo Abbigliamento, Bar strati, Sunland Optics di Mario Suraci – Hotel Fate dei Fiori.

Con decine di associazioni aderenti e centinaia di consumatori critici, sono trenta gli imprenditori. Sono ancora pochi, come pochissimi sono stati quelli che, sollecitati ad abbassare le saracinesche solo al passaggio del corteo di fiaccole in memoria di Giuseppe Sorgonà lo scorso lunedì, lo hanno fatto. Pochi ma cittadini liberi. Sono reggini e sono coraggiosi  e hanno deciso di impegnarsi in prima linea per la legalità e la liberazione della città dall’oppressione del pizzo.

C’è solo la remota possibilità, meno remota dopo stamane, che tali persone possano anche divenire bersaglio facile. Dunque l’appello è unanime: Istituzioni garantite sicurezza a chi, compiendo il proprio dovere, con atti di legalità si espone per il bene comune a rischi e pericoli.