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Chiesa – mafia, no alla connivenza

Di Lorenzo Frigerio il . Recensioni

È sicuramente un saggio ben scritto, anche veramente impegnativo e in alcuni passaggi di non facile lettura, ma assolutamente necessario, il libro “I preti e i mafiosi”, scritto da Isaia Sales, docente universitario ed esperto tra i più documentati sulla camorra. Un libro necessario perché scomodo, in quanto serve a mettere un punto fermo sulle relazioni tra Chiesa e criminalità organizzata nel nostro paese. La tesi di fondo del libro è che l’affermazione delle mafie nel nostro paese, cattolico per tradizione e sede della Chiesa fondata da Pietro su mandato di Gesù Cristo, abbia potuto contare sul disinteresse generalizzato e sul silenzio compiacente di uomini e strutture che avrebbero al contrario essere sul versante opposto.

Un disinteresse e un silenzio che spesso sono sfociati in forme di una vera e propria coabitazione, in nome di malintesi valori e principi che sarebbero stati utilizzati, per respingere l’avanzata di nemici comuni, quali il comunismo e il materialismo. L’autore pone ai lettori una domanda alla quale risponde lui stesso con solide argomentazioni: «La domanda che ci ossessiona è la seguente: le organizzazioni criminali di tipo mafioso avrebbero potuto ricoprire un ruolo plurisecolare nella storia meridionale e dell’intera nazione se, oltre alla connivenza di settori dello Stato e di parte consistente delle classi dirigenti locali, non avessero beneficiato del silenzio, della indifferenza, della sottovalutazione e anche del sostegno dottrinale di una teologia che trasforma degli assassini in pecorelle smarrite da recuperare piuttosto che da emarginare dalla Chiesa e dalla società? La risposta è no.»

E i riscontri portati da Sales sono numerosi e circostanziati, in quanto evidenziano il sostegno culturale di fondo garantito dalla religione ai mafiosi che, osservando formalmente alcune regole della morale cattolica, nella realtà si macchiavano di orrendi delitti, impegnati in omicidi e traffici illeciti e lesivi dei diritti umani. Difficile trovare un boss o un killer che non si professi fervente devoto. Come non ricordare che lo stesso giuramento di affiliazione prevede l’utilizzo di immagini sacre e di giuramenti che molto prelevano dalla pratica religiosa? Una mafia quindi che si fa religione, sfruttando il credo di intere popolazioni. Nel corso degli ultimi duecento anni le mafie hanno spadroneggiato in lungo e in largo, soprattutto nelle regioni meridionali, sfruttando anche forme di devozione popolare e di religiosità esterna, che poco hanno a che vedere con il messaggio evangelico. Il cedimento della dottrina cattolica di fronte alle evidenti compromissioni tra violenza e potere è un fatto storico del quale occorre ricostruire puntualmente fatti, circostanze e responsabilità.

Nel libro si ricostruiscono storie di compromessi e di cedimenti, che hanno visto protagonisti uomini di Chiesa: anziché opporsi alla violenza e al ricatto mafioso, hanno preferito trovare una sorte di compromesso continuamente oggetto di aggiustamenti e mediazioni. Solo in anni recenti Giovanni Paolo II prima – nel corso di un’appassionata invettiva al termine della messa celebrata ad Agrigento nel 1993 nella splendida cornice della Valle dei Templi – e recentemente il nuovo pontefice Benedetto XVI, durante la visita pastorale culminata nel fuori programma dell’omaggio alle vittime di Capaci, hanno usato parole dure nei confronti delle mafie e della violenza sull’uomo ad esse connaturale. Solo nel 1993 con Don Pino Puglisi e nel 1994 con Don Peppe Diana, la Chiesa ha versato un tributo di sangue con uomini che non si sono piegati al potere criminale e hanno affermato la loro fede donando la vita. E proprio questi ultimi segnali fanno dire, in conclusione, all’autore che per battere le mafie serve una Chiesa che sia fedele all’insegnamento evangelico e, quindi, naturalmente antimafiosa. Dall’omissione colpevole all’azione consapevole, la Chiesa è chiamata oggi a una scelta di fondo e a interrompere un rapporto che spesso è stato di complementarietà complice.

I preti e i mafiosi
Isaia Sales
Baldini Castoldi Dalai, 2010
pp. 367
€ 18,50

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