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Pagani, quella piazza non ricorderà Marcello Torre

Di Giorgio Mottola* il . Campania

La camorra lo ha ammazzato trent’anni fa, ma Marcello Torre è ancora un
personaggio scomodo. Nel 1980, a Pagani, in provincia di Salerno, ha
difeso da sindaco la sua città dalle speculazioni dei clan nella
ricostruzione post terremoto. Oggi questo non basta a mettere tutti
d’accordo sull’intitolazione alla sua memoria di una piazza del centro.
Martedì scorso la giunta comunale di Pagani ha revocato la delibera con
cui, per il trentennale della sua morte, piazza Corpo di Cristo sarebbe
diventata piazza Marcello Torre. Uno degli assessori comunali, Raffaele
De Prisco, che tra l’altro ha la delega alla Legalità, ha persino
costituito un comitato (con relativo gruppo su Facebook) per bloccare
l’iniziativa: «Quella piazza si chiama Corpo di Cristo da secoli, è
parte della nostra storia.

A Torre sono già dedicati lo stadio comunale,
l’aula del Municipio e una sala della biblioteca comunale», spiega De
Prisco, forte della maggioranza di centrodestra decapitata dell’ex
sindaco Alberico Gambino, condannato in secondo grado per peculato.
L’attuale facente funzione, Salvatore Bottone, dopo qualche giorno ha
provato a porre rimedio. Prima proponendo l’intitolazione a Torre della
Villa comunale e poi di metà strada, via Gustavo Trotta, dove il primo
cittadino ucciso dalla camorra aveva il suo studio legale. Anche in
questo caso, però, qualcuno ha mugugnato. Si è fatto sentire il
segretario cittadino del Pd, che con un comunicato ha chiesto «massimo
rispetto per la famiglia Torre, ma anche per Trotta». Per pura memoria
storica, va ricordato che quest’ultimo è un ex ufficiale morto in
battaglia nel ‘45 per difendere la Repubblica sociale di Mussolini.

«Siamo stanche delle polemiche che hanno ridotto la memoria di un
marito, di un padre, di un avvocato, di un sindaco in una ignobile
farsa», scrivono la moglie Lucia De Palma e la figlia Annamaria in una
lettera pubblicata sul sito di Liberainformazione, «Marcello Torre non
ha bisogno di nessuna commemorazione toponomastica».

* Terra – quotidiano ecologista – 15/01/2011

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