«Marcello Torre non ha bisogno di nessuna commemorazione toponomastica»
Abbiamo appreso dalla lettura dei giornali che è stata revoca la delibera con cui il comune di Pagani aveva espresso l’intenzione di intitolare la piazza Corpo di Cristo a Marcello Torre. Non possiamo negare un qualche sconcerto perché la diatriba scatenatasi all’interno dell’amministrazione comunale ci ha addolorato in quanto in nessun momento abbiamo preteso che fosse intestata al nostro caro marito e padre quella o altre piazze. Da qualche giorno è stata messa in giro la voce che il comune, quasi a risarcimento dell’accaduto, vorrebbe intitolare alla memoria dell’avvocato Torre la villa comunale o l’attuale via Gustavo Trotta.
Non conoscendo la realtà dei fatti vogliamo comunicare con estrema serenità che il nostro unico desiderio, oggi e in futuro, è la tranquillità familiare. Pertanto diffidiamo l’amministrazione comunale dal compiere qualsiasi ulteriore passo e non procedere ad alcuna intitolazione di strade, stradine, piazze o luoghi pubblici di Pagani. Siamo stanche delle polemiche che hanno ridotto la memoria di un marito, di un padre, di un avvocato, di un sindaco, di un martire della Repubblica in una ignobile farsa.
Marcello Torre non ha bisogno di nessuna commemorazione toponomastica.
È stato e sarà sempre per tutti i paganesi, e per quanti lo hanno conosciuto, un principe del Foro e soprattutto un fulgido esempio di amministratore onesto e trasparente. Un politico di una razza ormai purtroppo estinta. La sua attività professionale, il suo impegno politico e il martirio civile non hanno bisogno di riconoscimenti tardivi. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo ha voluto onorare con la medaglia d’oro e questo vale più di ogni inutile bega che, del resto, non ci appartiene.
*Lucia De Palma, vedova di Marcello Torre
Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre
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