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Processo Di Matteo, Graviano: mai conosciuto suo padre

Fonte: TMNews il . Sicilia

E’ ripreso stamani al tribunale di Palermo, davanti ai giudici della
corte d’Assise, il processo per l’omicidio del piccolo Giuseppe Di
Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino, ucciso l’11
gennaio del 1996 dopo 779 giorni di prigionia. Ad essere ascoltato è
stato l’ex boss di Brancaccio Giuseppe Graviano il quale, in una
travagliata videoconferenza interrotta più volte per problemi tecnici,
ha negato di aver mai conosciuto Santino Di Matteo al di fuori
dell’ambito processuale. “Non ho mai conosciuto Di Matteo – ha detto
Graviano – Ho avuto a che fare con lui solo quando, durante un processo
per duplice omicidio in cui ero imputato, lui e Gioacchino La Barbera mi
scagionarono da quell’accusa.

Di Matteo mi ha fatto solo del bene”.
Incalzato dalle domande del pm, poi, Graviano ha detto di non essere mai
stato in rapporti con Matteo Messina Denaro, nè con Leoluca Bagarella,
nè con gli esponenti della cosca di Villabate. Così come ha affermato
d’avere conosciuto Cosa nostra, prima del suo arresto nel ’94,
esclusivamente dai mass media: “Da bambino ne sentivo parlare alla
televisione o lo leggevo sui giornali”. I parenti del piccolo Giuseppe
Di Matteo, che oggi dovevano deporre in aula, tramite i legali hanno
fatto sapere di non voler intervenire, provati dall’emozione per
l’anniversario della morte del bambino che cade domani 11 gennaio. In
apertura della sua deposizione, Graviano aveva rivolto un appello alla
corte affinchè revocasse il provvedimento disciplinare emesso nei suoi
confronti, nel corso della precedente udienza, dopo che il boss aveva
rivolto un saluto agli altri coimputati. Il piccolo Giuseppe Di Matteo
fu rapito il 23 novembre 1993, quando aveva 12 anni, prelevato dagli
uomini di Giovanni Brusca, mentre si trovava all’interno di un maneggio
ad Altofonte, vicino Palermo.

 Il sequestro fu ordinato per impedire al padre del bambino di
continuare la sua collaborazione con la magistratura, che stava facendo
luce sull’ascesa dei corleonesi di Totò Riina. Il processo è stato
aggiornato al prossimo 20 gennaio, quando saranno ascoltati i testi
proposti della difesa.

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