Giustizia: Anm, c’è rischio chiusura Tribunali
“Altro che riforme punitive, qui c’e’ il rischio che i tribunali chiudano. Da tempo chiediamo una seria politica che razionalizzi i costi ed eroghi risorse umane e materiali tali da consentire un efficace funzionamento della gisutizia”. Cosi’ il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Magistrati Luca Palamara all’Agi commenta il rischio del blocco dal 2011 dell’assistenza ai servizi informatici comunicata da una circolare del ministero della Giustizia per mancanza dei fondi necessari.
“Ci preoccupa – spiega Palamara – la gravita’ della situazione. Oggi prendiamo atto di quanto dichiarato dal capo dipartimento dell’organizzazione giudiziaria del ministero della Giustizia Luigi Biritteri (che ha garantito l’impegno da parte del Guardasigilli Alfano “per la soluzione del problema in tempi brevi) e attendiamo la concretizzazione dei rimedi annunciati. Certo e’ che ancora una volta scontiamo la scarsa attenzione su quelli che sono le reali problematiche del mondo della giustizia e il fatto, soprattutto, di non considerarlo come un settore di valenza strategica”.
Per Palamara, quindi, “il rischio concreto e’ quello di non potere piu’ erogare il servizio ai cittadini”. Lo stesso Birritteri ha espresso rassicurazioni a Palamara, in una lettera pubblicata sulla mailng list dell’Anm, sulla vicina soluzione del problema, dovuto a questioni di spesa. “Il problema tecnico e’ noto – scrive Birritteri – e, come gia’ ti ho gia’ riferito, dipende dal nuovo sistema in materia di impegni pluriennali di spesa introdotto dall’art. 34 comma quarto della legge 31.12.2009 n. 196, che sancisce la necessita’ di una specifica autorizzazione del MEF per estendere impegni di spesa agli esercizi successivi. In applicazione di tale nuova norma l’Ufficio Centrale del Bilancio, in sede di registrazione degli impegni per il 2011, ha imposto l’inserimento nei contratti di una clausola che espliciti al fornitore l’impossibilita’ di maturare corrispettivi e di proseguire nell’attivita’, in assenza di detta autorizzazione da parte del MEF”. Malgrado i solleciti, tuttavia, l’autorizzazione “non e’ stata ancora accordata per la conclamata carenza dei fondi necessari (circa 33 mln di euro) ne’ e’ stata accordata una integrazione straordinaria dei fondi (anch’essa a suo tempo richiesta).
Per questa ragione la DIGSIA e’ stata costretta ai interrompere l’esecuzione dei contratti di assistenza stipulati con il R.T.I. Telecom – Elsag/datamat ed Engineering”. Il ministero, assicura Birritteri, tuttavia lavora da settimane a una soluzione “che possa assicurare, in via d’urgenza, la prosecuzione del servizio in attesa di un intervento del MEF finalizzato a ripianare il fabbisogno per il 2011”. Ieri si e’ tenuta una riunione tra funzionari dell’Economia e del Bilancio, e “l’esito dell’incontro e’ stato positivo, si e’ individuato un possibile strumento tecnico (ex art. 57 del Codice dei Contratti) per ovviare in via di urgenza al problema, ferma la necessita’ di individuare le risorse necessarie”. Domani e’ prevista una nuova riunione, “nella quale, risolti i problemi tecnici, conto di adottare una specifica direttiva finalizzata all’adozione da parte degli organi di amministrazione attiva dei provvedimenti urgenti che sara’ possibile emanare alla luce del reperimento delle relative risorse”.
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