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Brindisi: operrazione “Last minute”

Di Antonio Nicola Pezzuto il . Puglia

Grazie alla collaborazione di un pentito, il mesagnese Ercole Penna, è stato possibile condurre a termine un’imponente operazione che ha portato al fermo di 28 esponenti di primo piano della Sacra Corona Unita. Il reato sinora ipotizzato è associazione di stampo mafioso, in attesa di ulteriori sviluppi che potrebbero derivare dalle successive indagini. Dieci di essi hanno ricevuto la notifica in carcere in quanto già detenuti per altri reati. Per quanto riguarda gli altri 18,  in 5 sono riusciti a fuggire prima del blitz, 2 erano da tempo latitanti, 11 sono stati accompagnati in carcere in attesa che il fermo venga convalidato. L’operazione è stata diretta con successo dalla Procura distrettuale antimafia di Lecce (nelle persone del Procuratore Capo Cataldo Motta e del pm Alberto Santacatterina) e condotta sul campo dalla Squadra Mobile di Brindisi e dal Commissariato di Mesagne. Nel blitz, denominato “Last Minute”, perchè messo a segno in tempi rapidissimi per evitare fughe o inquinamento di prove, sono stati impiegati ben 200 poliziotti con l’ ausilio di unità cinofile e pattuglie in elicottero.

Trasmessi anche i primi decreti di sequestro preventivo di beni patrimoniali, tra cui un autosalone a Brindisi, utilizzati per riciclare il denaro proveniente da attività illecite. Questa operazione è stata definita dal questore Vincenzo Carella “come la più importante degli ultimi dieci anni contro la criminalità organizzata nel Brindisino”, mentre da parte sua la Procura reputa di aver assestato un duro colpo all’ organizzazione mafiosa. E’ la risposta dello Stato all’escalation di omicidi avvenuti negli ultimi tempi in provincia.

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