Cop16 Cancun
Nella giornata in cui si è aperta le seconda fase delle negoziazioni Onu sul cambiamento climatico, a più di venti di chilometri di distanza dal Moon Palace, sede del vertice ufficiale, il Foro per la vita e la giustizia ambientale e sociale di Via Campesina è ormai entrato nel vivo. Nel campo sportivo situato all’incrocio di Avenida Tulum e Avenida ChichenItza dove si affacciano hotel, centri commerciali e negozi per turisti, continuano a convergere attivisti da tutto il mondo. Oggi è stata la volta della delegazione boliviana che ha portato oltre ai colori e ai suoni della propria terra i saluti del presidente Evo Morales, uno dei più attivi in difesa della terra.
In attesa della marcia internazionale del 7 dicembre che proverà ad avvicinarsi al Moon Palace e a portare le proposte elaborate ad aprile nella conferenza dei popoli di Cochabamba, ogni giorno sotto il tendone centrale si alternano panels e workshops densi di contenuti e di storie.
Nella giornata di ieri il dibattito si è concentrato sull’accordo Redd (Riduzione delle emissioni di deforestazione e degradazione). Se da un lato nella prima fase delle negoziazioni Onu, i grandi paesi stanno insistendo molto sull’importanza di questo strumento, dal contro vertice di via Campesina si sta levando il grido di allarme delle tante comunità indigene che vivono in aree forestali. Il rischio che stanno correndo è quello di una vera e propria migrazione forzata per lasciare lo spazio che corrono il rischio di essere deportate altrove e abbandonate a loro stesse, lasciando le foreste alle grandi multinazionali.
La protesta contro il Cop 16 si è poi spostata per le vie del centro di Cancun quando un corteo composto ha attraversato i viali popolati da turisti increduli fino al palazzo municipale. Durante la marcia, gli attivisti si sono fermati nel “Chilometro 0” ovvero il punto dove 7 anni fa, durante il vertice mondiale del commercio, il contadino sudcoreano Lee Aung Kjus ha compiuto un harakiri accoltellandosi al petto per mostrare al mondo la distruzione che i trattati del commercio stavano portando nella sua terra.I campesinos di tutto il mondo hanno reso omaggio al loro martire e in questi giorni proveranno a trasformare la memoria in impegno contro il Cop16.
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