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Operazione Overloading

Di Gaetano Liardo il . Calabria

77 fermi, 200
milioni di euro sequestrati. Indagini in Calabria, Trentino Alto Adige,
Emilia Romagna, Toscana. Sequestri per lo più nel Lazio. Tra gli
arrestati figura anche un colonnello dei carabinieri in servizio a Bolzano.
E’ questo il bilancio dell’operazione coordinata dalla Dda di Catanzaro
ed eseguita dal nucleo della Polizia tributaria e dallo Scico della
Guardia di Finanza, e dal comando provinciale di Carabinieri di Cosenza.
Un duro colpo alla ‘ndrangheta cosentina. Nel mirino degli inquirenti
sono finiti i trafficanti internazionali di droga facenti capo ai Muto
di Cetraro, attivi nel litorale tirrenico. Una fitta rete che ha interessato
numerose regioni italiane.

La ‘ndrina dei Muto, colpita nell’operazione
di oggi: «esercita – secondo la Dia – la propria influenza su Cetraro
ed estende i propri interessi anche sui territori di Diamante, Belvedere
e Scalea». Una cosca capace di intessere collegamenti criminali in
Italia e all’estero. Nonché, di gestire un patrimonio consistente.
Di certo superiore ai 200 milioni di euro sequestrati dagli inquirenti.
Con “Overloading” si ha un’ulteriore dimostrazione del ruolo di
broker internazionali di droghe assunto dai calabresi. «La ‘ndrangheta
– si legge nella relazione della Dia – non ha ceduto posizioni sul
mercato degli stupefacenti, dove da anni esercita un indice di referenza
specie nei confronti dei cartelli colombiani, assumendo – conseguentemente
– una significativa posizione a livello europeo nel traffico internazionale
delle droghe».

Cocaina in particolare. Un affare che frutta ai clan
calabresi proventi per svariati miliardi di euro. Capitali che, per
essere ripuliti, vengono “investiti” nell’economia legale del nostro
Paese. Dal Sud al Nord drogano, così, il mercato ed emarginano gli
imprenditori onesti. Il settore edilizio, quello immobiliare, ma anche
l’agroalimentare e la grande distribuzione sono, di fatto, pesantemente
infiltrati dalle mafie. Prima fra tutte la ‘ndrangheta calabrese, forte
delle immense ricchezze frutto del traffico internazionale di cocaina.
Una mafia in grado di fatturare, da sola, 44 miliardi di euro. 

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