NEWS

Campania, non si ferma l’emergenza rifiuti

Di Gaetano Liardo il . Campania

Tonnellate e tonnellate di rifiuti. Napoli e la Campania sono invasi. Un’emergenza continua che dura da più di sedici anni. Senza che una soluzione definitiva sia stata individuata. La crisi di questi ultimi mesi ne è l’ennesima riprova. Città invase dalla monnezza e gravi rischi per la salute dei cittadini. La prima soluzione trovata è stata l’individuazione di nuove discariche. Cave, come quelle  nel Parco nazionale del Vesuvio, tra i comuni di Terzigno e Boscoreale, dove si smaltisce di tutto. Qualsiasi tipo di rifiuto, senza nessun trattamento né un accenno di raccolta differenziata. All’emergenza si risponde con misure straordinarie. Ma di straordinario c’è solo la devastazione ambientale che ne deriva.

La questione dei rifiuti in Campania, così come in buona parte dell’Italia meridionale, è un questione di soldi. E’ un business, come ha affermato ieri Roberto Saviano su Rai 3, di svariati miliardi di euro. Oltre venti miliardi l’anno, sette miliardi per il traffico di rifiuti, si legge nel rapporto annuale di Legambiente. Ricchezze accumulate dalla gestione della lunga emergenza. E potere, politico ed economico. Sul caos dei rifiuti in Campania è caduto il governo di Romano Prodi e ha fatto le sue fortune Berlusconi. Il “salvatore” di Napoli che, in soli due anni, ha visto sfumare tutte le promesse fatte. Niente è cambiato a Napoli. Immondizia ovunque e il continuo via vai di rifiuti pericolosi. Nonostante miliardi di euro stanziati dai governi italiani e dalla Ue.

Proprio ieri un delegazioni di ispettori della Commissione europea è stata a Napoli, per costatare il fallimento delle gestione dei rifiuti su tutti i fronti. «Dopo due anni la situazione non è molto diversa – ha dichiarato il capo delegazione della Ue – I rifiuti sono per le strade, non c’è ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata». Manca, inoltre, una strategia dell’esecutivo, che proprio sui rifiuti in Campania sta subendo pesanti fratture interne. Il decreto del governo per l’emergenza campana non è mai uscito da Palazzo Chigi, provocando una reprimenda del Capo dello Stato. «Non l’ho ricevuto né prima né dopo il Consiglio dei ministri del 18 novembre scorso, e quindi non l’ho potuto esaminare», ha dichiarato Napolitano. Un decreto di fatto bloccato dal duro scontro, tutto interno al Pdl campano, tra gli uomini di Cosentino e la corrente del ministro Carfagna.

Una contrapposizione dura proprio sul decreto rifiuti, che ha spinto la Carfagna ad annunciare le dimissioni dall’esecutivo subito dopo il voto di fiducia. Troppi interessi di potere, ha denunciato il ministro, legati all’emergenza rifiuti. Puntando l’indice contro Nicola Cosentino. L’ex sottosegretario al tesoro, coordinatore del partito in Campania, accusato da numerosi pentiti di aver intrecciato rapporti con personaggi legati al clan dei casalesi. Una richiesta di arresto da parte della Procura di Napoli nei suoi confronti è stata respinta dal Parlamento. Il nome di Nick ‘O Mericano, inoltre, figura nell’inchiesta sulla P3. Opera di dossieraggio contro l’attuale governatore Caldoro, osteggiato dalla dirigenza locale del Pdl, propensa ad avere proprio Cosentino alla guida della Regione.

Oggetto della disfida all’interno del Pdl è la realizzazione di tre nuovi termovalorizzatori a Napoli, Giugliano e a Salerno. La Carfagna ha puntato i piedi per far si che fosse Caldoro, nominato commissario ad hoc, ad occuparsi dei lavori. Cosentino, invece, ha imposto la sua linea. Saranno le province a realizzare i termovalorizzatori. Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, e Edmondo Cirielli, presidente a Salerno. Entrambi legati all’ex sottosegretario. Uno scontro, quello che si sta consumando all’interno del Pdl campano, che va al di là dell’emergenza rifiuti. Le realizzazione dei termovalorizzatori attira molti appetiti, e c’è il rischio, più volte denunciato dell’interesse dei boss che hanno fiutato il business. La contrapposizione Cosentino – Carfagna, inoltre, rischia di mettere ulteriormente in difficoltà un governo sempre più debole. Con buona pace dei cittadini campani, costretti a convivere con i rifiuti. Un’emergenza continua.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link