J’accuse. La chiave per capire cos’è la mafia
La mafia è come una congregazione di mutua assistenza che ha suoi uomini in ogni struttura dell’apparato dello Stato e della società dove li infiltra, nell’apparente rispetto della legalità, per ricavarne vantaggi puntando sulla corruzione, sull’omertà, sul rispetto. Attraverso il suo sviluppo, la mafia ha fornito negli anni possibilità di lavoro illegale o legalizzato, solidarietà, assistenza, collaborazione in ogni iniziativa le cui finalità non sono in contrasto con i principi dell’”organizzazione”. Ma, pur assicurando collaborazione ed assistenza ad uomini inseriti nella malavita, la mafia non si identifica con nessuna delle associazioni a delinquere che proliferano nei quartieri popolari della città. Ogni gruppo può agire nell’ambito di una zona limitata in modo autonomo, purché non infranga le regole dell’”onorata società” e non ostacoli i piani delle “famiglie” che comandano. La mafia protegge questi gruppi così come alimenta ogni iniziativa parassitaria ed antisociale non allo scopo di demolire le istituzioni dello Stato ma, piuttosto, per penetrare meglio nel tessuto sociale e trarne vantaggi sempre più grandi. Nel corso degli anni, c’è stata una vistosa evoluzione all’interno dell’organizzazione, rappresentata come una piramide il cui vertice è costituito da persone non sempre facilmente identificabili che, con criteri manageriali, manovrano le fila di complessi interessi economici a livello nazionale e internazionale.
Mario Francese
Giornalista, ucciso dalla mafia a Palermo il 26 gennaio 1979
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