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Agrumi d’oro

Di Norma Ferrara il . Sicilia

L’avrebbe fatto di nuovo. Roberto Enzo Sindoni, primo cittadino di Capo d’Orlando (Me) secondo gli inquirenti, avrebbe reiterato il reato di “truffa aggravata in concorso nei confronti della Pubblica Amministrazione per il conseguimento delle erogazioni pubbliche”. Il sindaco è destinatario del provvedimento nella sua veste di rappresentante legale della Agridea, insieme al responsabile legale della Cam, Basilio Gugliotta, al quale sono stati concessi i domiciliari. Secondo le indagini, condotte dalla  Guardia di Finanza di Siracusa, l’Agidea e la Cam avrebbero ottenuto dall’agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA), denaro per oltre un milione di euro, indebitamente erogati come contributi FEOGA (Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia). Reato reiterato, poiché lo stesso meccanismo di frode era stato nuovamente individuato dagli stessi finanzieri nel corso di una indagine svolta nel 2008.  I fondi sarebbero entrati nelle casse delle due aziende sino al giugno del 2009.

 Il meccanismo con il quale si alimenta questo business degli “agrumeti”, è sempre lo stesso che portò due anni fa all’arresto del sindaco e poi alla revoca del provvedimento: fraudolenta dichiarazione in merito ai terreni coltivati, falsa attestazione seguire sulla produzione di arance e limoni (se ne dichiaravano un numero diverso da quello effettivo). Le province interessante dall’operazione, sono state quella di Messina, Siracusa e Catania. Le Fiamme Gialle hanno appurato che in quelle aree, i territori coinvolti nel business, non risultavano coltivabili, o erano intestati a persone diverse da quelle segnalate, e che non avevano comunque stretto alcun accordo con le aziende in questione. Le cooperative coinvolte nell’inchiesta hanno ricevuto la revoca dei finanziamenti attualmente in corso e sono escluse da successive richieste di agevolazioni o finanziamenti. L’indagine di questi giorni ha un precedente quindi che risale nel 2008, sempre su un’inchiesta della Guardia di Finanza della stessa città, che  sta proseguendo le indagini per scoprire eventuali retroscena o collegamenti che potrebbero portare alla luce un contesto più ampio, all’interno di questi finanziamenti europei diretti all’agricoltura siciliana.

Intanto l’avvocato difensore del sindaco,  Carmelo Occhiuto, afferma: «Si tratta di un provvedimento folle  per la stessa indagine che sembrava chiusa da tempo è stato spiccato un mandato che non ha alcuna logica».
Il 28 ottobre scorso, dopo l’interrogatorio del sindaco, che ha rigettato tutte le accuse e confermato la sua versioned dei fatti, spiegando le sue ragioni, per lui sono scattati gli arresti domiciliari. ed è stato sospeso dalle sue funzioni amministrative. Ulissenews, testata giornalistica locale che segue da anni queste tematiche, dall’ambiente, all’agricoltura, al rispetto della legalità e dei diritti, ha realizzato un lavoro dettagliato e documentato di ricostruzione del meccanismo con il quale vengono gestiti i fondi europei in questo settore. Una cronistoria che vede il sindaco coinvolto (assolto e prescritto) in una serie di indagini collegate alle campagne agrumicole, dagli anni novanta ad oggi. Sindoni, eletto sindaco di Capo d’Orlando per la prima volta nel 1994, ha guidato la città sino al 2003. Poi è ritornato a ricoprire l’incarico nel 2006 alla guida di una lista civica. Dopo un passato nel Movimento Sociale, negli ultimi anni ha abbracciato la causa autonomistica. Attestati di solidarietà sono arrivati dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo (“spero che possa provare la sua estraneità ai fatti che gli sono contestati”) e trasversalmente, dal Pd al Pdl-Mpa.

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