NEWS

Un libro dalla parte dei “Dimenticati”

Di Giovanni Tizian il . Recensioni



org 3.0 (Linux)”>

Mai più “ Dimenticati” di
‘ndrangheta. Per colmare un vuoto di memoria collettivo che ha
ucciso per la seconda volta gli uomini, le donne e i bambini
assassinati dalla ‘ndrangheta. “Dimenticati”-scritto da Alessio Magro e Danilo
Chirico- ha nelle sue pagine questa prerogativa. Un libro che nasce da un percorso che gli
autori hanno avviato cinque anni fa con l’associazione daSud che
ogni anno organizza La Lunga Marcia della Memoria per ricordare le
vittime della ‘ndrangheta. Un percorso tra le sofferenze e
l’impegno dei familiari delle vittime. E’ in questa introspezione
nel dolore dei familiari che hanno maturato, successivamente, di
scrivere e raccontare all’Italia la sofferenza toccata con mano.

«Perché – spiegano gli autori
nell’introduzione – nei loro confronti avevamo un debito di
riconoscenza per quello che hanno fatto. Perché dovevamo riparare
alla colpa – sia privata che pubblica- di non sapere, di non
conoscere, di non fare abbastanza». Le storie raccontate nel libro “Dimenticati” si susseguono senza
un attimo di respiro, il dolore dei protagonisti trascina in un
vortice di sofferenza e speranza il lettore, costretto a confrontarsi
con episodi della storia calabrese e nazionale finiti nel
dimenticatoio. Danilo Chirico e Alessio Magro raccontano dei
comunisti “scomodi” alla Cupola che soffocava la Calabria a quei
tempi. Uccisi dalle cosche calabresi. Politici della Sinistra
italiana che per la determinata opposizione al potere politico –
‘ndranghetistico sono stati ammazzati. Peppe Valarioti, Giannino
Losardo e Ciccio Vinci, alcuni esempi. Uomini e donne che avrebbero
tutto il diritto di entrare in un ipotetico Pantheon della Sinistra
italiana. Sono tante le storie raccontate. Ognuna diversa, tutte con
dei particolari che le rendono vive, attuali. Raccontano la
drammatica storia di Lollò Cartisano, sequestrato per i suoi
ripetuti dinieghi alle mazzette richieste dalle ‘ndrine. Lollò era
un fotografo di Bovalino- il paese che detiene il triste record di 18 sequestri di persona- amato
da tutti. Lollò è il diciottesimo e ultimo sequestrato. Il
fotografo non torno mai più. Solo dopo dieci anni è arrivata la
verità: i resti di Lollò sono stati seppelliti ai piedi di Pietra
Cappa, il mistico monolite in Aspromonte, nelle alture che sovrastano San Luca.

Lì, dal 2003, la
famiglia lo ricorda con una cerimonia. Sempre della Locride è
Stefania Grasso, figlia di Cecè Grasso. Ucciso il 20 marzo 1989
perché non ha voluto pagare la mazzetta e aveva deciso di
denunciare. Era titolare di una concessionaria di auto. Amava ilsuo lavoro e non ha mai voluto andare
via dalla sua Locri. Richieste di mazzetta, telefonate minatorie, una
lunga lista di minacce e di relative denunce, dal 1982 al 1989.Poi l’agguato. E quell’omicidio non
ha ancora un colpevole. Sono numerosi i casi rimasti irrisolti che
gli autori di “Dimenticati” riportano alla memoria. Processi mai
cominciati o da rifare.

Assassini che nella maggior parte degli
omicidi di ‘ndrangheta rimangono ignoti. Non dimenticano, gli
autori. E trasportano il lettore in un’altra zona della Calabria
ostaggio della violenza e degli affari della ‘ndrangheta, tra il
Vibonese e il Lametino. Una zona tristemente nota come il triangolo
della “Lupara bianca”. Una voragine dove i ragazzi scompaiono nel
nulla e le madri invocano giustizia. Come le madri di plaza de Mayo
in Argentina invocano giustizia per i figli vittime della ferocia del
regime, così le madri di Santo Panzarella e Valentino Galati
chiedono verità e giustizia, supplicano che gli venga concesso di
seppellire i propri figli per avere almeno una tomba su cui versare le
proprie lacrime. L’elenco delle vittime e le loro storie racchiuse
nel volume “Dimenticati”, che si candida a diventare
un’enciclopedia della memoria, è interminabile. Sono oltre 250. E
non mancano neppure i bambini, i giovani. E’ un lungo elenco quello
che gli autori propongono e che disintegra il falso mito della legge
d’onore secondo la quale i mafiosi risparmiano donne e bambini. Dal
libro emerge la “normalità” delle vittime, personaggi che non
volevano essere eroi ma che in una terra come la Calabria i
gesti normali fatti di legalità ed etica assumono una valenza
eroica.

Danilo Chirico, Alessio Magro

Dimenticati

Vittime della ‘ndrangheta

Castelvecchi Editore 2010, Roma

pp. 256

euro 25

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link