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Pubblicato “L’enigma di Attilio Manca”

Di Terrelibere.org il . Recensioni, Sicilia

Il 12 febbraio 2004 l`urologo originario di Barcellona Pozzo di Gotto fu trovato morto nel suo appartamento di Viterbo. Aveva solo 34 anni. “Subito abbiamo capito che ci stavano ingannando`, dice Angela Manca, madre di Attilio. Secondo i familiari, non regge l`ipotesi di morte per overdose. “Contrariamente a quanto affermato da voci calunniose e organi di stampa, mio figlio non ha mai fatto uso di stupefacenti`, chiarisce la madre.

Gli inquirenti hanno rilevato che dal naso e dalla bocca era fuoriuscita un`ingente quantità di sangue, che aveva provocato una pozzanghera sul pavimento. Il volto presentava una vistosa deviazione del setto nasale. Da cosa era stata provocata?

L`appartamento era in perfetto ordine ma sul corpo erano presenti, al braccio sinistro, due segni di iniezioni: una al polso e una all`avambraccio. Sugli arti erano visibili macchie ematiche. Attilio Manca era un mancino puro e compiva ogni atto con la mano sinistra. Aveva scarsissima praticità con la destra. Come poteva praticarsi le iniezioni in quel modo?

E poi il viaggio. Nell`autunno del 2003, Attilio va nel sud della Francia, per assistere a un intervento chirurgico. Così dice ai genitori, senza aggiungere altro. Dall`inchiesta antimafia “Grande Mandamento` emergerà che Bernardo Provenzano è stato a Marsiglia: una prima volta dal 7 al 10 luglio 2003 per sottoporsi a esami di laboratorio e in un secondo momento proprio nel mese di ottobre dello stesso anno, per subire l`operazione alla prostata. Troppi dubbi che avrebbero meritato ben altri approfondimenti e non le troppe richieste di archiviazione. Il legale della famiglia, Fabio Repici, ha parlato di “imponenti lacune investigative`.

Quello di Attilio Manca rischia di essere l`ennesimo caso che racconta la Sicilia come una terra cupa e omertosa. Non quella desiderosa di verità che negli ultimi anni sembrava aver preso il sopravvento, suscitando l`interesse e l`approvazione dell`opinione pubblica mondiale.

Il libro appena pubblicato da terrelibere.org è la traduzione italiana de “El enigma siciliano de Attilio Manca` dello scrittore catalano Joan Queralt e rappresenta la più fedele ricostruzione della vicenda, oltre che uno strumento nella lotta per la verità e la giustizia. Del caso si sono occupati le televisioni nazionali (“Chi l`ha visto`- Rai Tre, “Complotti` – la7; Tg5, Rai Uno, Rai Due).

L`edizione spagnola ha subito in Italia pesanti tentativi di censura, in particolare una decina di diffide all`editore catalano e alla distribuzione nel territorio messinese.

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