Un altro passo avanti
Sono circa quaranta i beni immobili presenti a Crotone, Cirò, Crucoli, Cutro, Isola di Capo Rizzuto e Strongoli. In particolare sono circa cento gli ettari di terra coltivabili fra Isola di Capo Rizzuto e Cutro (Kr). Lì il 30 aprile scorso, una prima raccolta di finocchi, ha palesato quanto la nascita di una cooperativa sociale, con bando pubblico, possa essere un volano di sviluppo per il territorio, i cittadini e l’economia di un luogo. Con questo obiettivo il 24 settembre scorso è stato siglato un protocollo d’intesa per la gestione dei terreni confiscati da Isola di Capo Rizzuto e Cirò.
Si tratta di fasi propedeutiche alla costituzione di una nuova cooperativa sociale. Un tavolo tecnico finalizzato alla definizione del progetto di gestione dei terreni confiscati da inizio lavori che proseguiranno poi con la creazione del bando pubblico e Articolo3 la successiva selezione e formazione dei candidati. I terreni, in particolare quelli ricandenti nel territorio amministrato dal sindaco Carolina Girasole, risultano ancora oggi coltivabili. Tante le organizzazioni coinvolte nel protocollo d’intesa stipulato in Prefettura, impegnate nel settore e con esperienza pregressa. Un’associazione temporanea di scopo curerà la definizione del progetto.
I prodotti che saranno il frutto del lavoro sui terreni confiscati ai boss (del clan Arena, ndr), potranno essere commercializzati con il logo “Libera Terra”. Inoltre le amministrazioni locali, Regione e Comuni, hanno assicurato il pieno supporto alle fasi del progetto, in particolare durante la gestione transitoria dei beni. Un altro passo avanti è stato fatto verso la restituzione a fini sociali dei beni illegalmente sottratti dai boss ai cittadini calabresi.
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