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Milano, intimidazioni dopo la festa all’Ortica

Di Claudio Lenzi il . Lombardia

Prima la festa che non si doveva fare. Poi la cena della legalità col sindaco di Niscemi Giovanni Di Martino che a qualcuno è rimasta sullo stomaco. Per questo la mafia ha battuto due colpi sul parabrezza dell’auto di uno degli organizzatori, per ribadire che all’Ortica, piccolo e orgoglioso quartiere Est di Milano, quello della criminalità organizzata non è un tentativo d’infiltrazione, ma una consolidata presenza. Come dimostra il bene confiscato in via San Faustino 1, a pochi metri dal luogo dov’è avvenuto l’atto intimidatorio e dal circolo dove domenica si sono radunate numerose associazioni per solidarietà al presidente della Cooperativa edificatrice, Giovanni Lanzetti.

“Cosa c’è di più mafioso che il controllo del territorio?”. In attesa che a stabilirlo sia la Digos, gli abitanti del quartiere si sono già fatti un’idea precisa di quanto accaduto nelle ultime due settimane: c’è una zona di Milano che vede le attività commerciali aprire e chiudere con troppa facilità, esercenti che subiscono pressioni e non denunciano, terreni edificabili che potrebbero far gola a qualcuno, i più comuni servizi che arretrano e certi personaggi che avanzano. Fino all’atto intimidatorio. Una società, la “Geco 2009 sas”, che non esiste ma trova le sponde giuste per organizzare una contromanifestazione dopo aver ostacolato con le minacce la festa di via Ortica. Con la contiguità di alcuni uffici comunali, chiamati a rispondere dell’opacità e dell’irregolarità avvenute nella gestione dei permessi commerciali.

Sono cinque, adesso, le denunce sul tavolo delle forze dell’ordine. Quello di Lanzetti era l’unico nome presente sul volantino dell’iniziativa antimafia di venerdì scorso. Per stringersi ulteriormente attorno a lui, il quartiere scenderà di nuovo in piazza domenica prossima, alle 14, per una castagnata contro le mafie, con letture sul tema della legalità e l’inizio di un percorso promosso – tra gli altri – da Anpi, Acli, Spi-Cgil, Metrobosco e Circolo Mix che culminerà nella nascita di un Presidio di Libera. Il primo per la città di Milano, qui dove tutti ricordano Gianmario Missaglia, fondatore con Don Luigi Ciotti dell’Associazione.

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