Report: inchiesta da Antigua

Ventidue milioni di euro. Acquisti nell’isola caraibica di Antigua. Una banca svizzera, dove risultano correntisti il premier,i figli Marina e Piersilvio Berlusconi, e sulla quale indagano gli ispettori della Banca d’Italia sul mancato rispetto delle norme anti – riciclaggio. Una miscela esplosiva che va in onda domenica sera su Rai Tre, nella prima puntata della nuova serie di Report, il programma giornalistico di approfondimento diretto da Milena Gabanelli.

Tante le questioni spinose sollevate dal servizio da far partire il tentativo, non riuscito, di impedirne la messa in onda. Nicolò Ghedini, parlamentare e avvocato di Berlusconi, ci prova tutta la giornata. Inutilmente. Lottando contro quello che numerosi esponenti della maggioranza definiscono killeraggio mediatico nei confronti del presidente del consiglio. Gli intrecci descritti nel servizio riprendono una precedente puntata, andata in onda lo scorso anno, incentrata sulla Banca Arner. Banca dalla quale sarebbero partiti i pagamenti, effettuati da Berlusconi, per l’acquisto di cinque ville ad Antigua. Nulla di male se non fosse per la cifra, davvero spropositata. Ventidue milioni di euro sborsati per l’acquisto di cinque ville sembrerebbero veramente troppi. E poi nella sede milanese della Banca, dove il Premier ha aperto il conto numero 1, figurano anche i conti di personaggi legati all’establishment berlusconiano: da Cesare Previti a Giovanni Acampora, persone che vantano pesanti condanne in sede giudiziaria.

Una situazione che fa discutere, considerando l’operazione messa in campo questa estate contro il Presidente della Camera Gianfranco Fini, attaccato dai giornali berlusconiani per l’affaire Montecarlo. Paginone intere di quotidiani, di proprietà della famiglia del presidente del consiglio, che per settimane hanno cercato di “inchiodare” Fini sulla casa un tempo patrimonio di Alleanza Nazionale, venduta ad una società con sede nell’isola caraibica di Saint Lucia e affittata dal cognato. Un “giro” di denaro che non può neanche lontanamente essere paragonato a quello relativo all’affaire Antigua,e  sul quale i finiani non fanno mancare il loro sarcasmo.

Il presidente del consiglio per l’ennesima volta si trova coinvolto in situazioni quantomeno “anomale” e, invece di risponderne davanti all’opinione pubblica, manda in avanscoperta l’avvocato di fiducia nel tentativo di bloccare il servizio di Report. Il tutto nel bel mezzo di una profonda crisi politica che vede l’esecutivo traballante, e la maggioranza impegnata nel tentativo di fornire a Berlusconi l’ennesimo salvacondotto per superare, indolore, i numerosi processi che lo attendono al varco.