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Salerno-Reggio Calabria, Castelli: niente tassa mafia su imprese

Da Ansa il . Calabria

Il viceministro per le Infrastrutture
Roberto Castelli ritiene «da escludersi» la «la denunciata
tassa del 3 per cento che sarebbe stata imposta dalla malavita
organizzata a tutte le imprese che lavorano a qualunque titolo
sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria».
«La contabilità adottata dall’ANAS – spiega Castelli
nell’Aula della Camera rispondendo aduna interrogazione dell’Udc
– prevede procedure rigide e articolate basate sulla misurazione
delle opere eseguite, sull’applicazione alle quantità accertate
dei singoli prezzi contrattuali, offerti e previsti: il che fa
sì che i pagamenti riconosciuti all’appaltatore siano precisi e
conformi a quanto previsto nel progetto appaltato. Non sarebbe
possibile, pertanto, riconoscere nei confronti dell’appaltatore
lavori non effettuati o quantità non realizzate.
Castelli ha quindi fatto il punto sulla »serie di azioni
intimidatorie e tentativi di infiltrazioni criminali«
nell’autostrada. »Dal 2005 al settembre 2010 si sono verificati
215 atti criminosi (attentati, intimidazioni, minacce, incendi
dolosi di mezzi, furti). In particolare: 185 episodi criminosi
sul V macrolotto (16 minacce a mano armata; 3 esplosioni di arma
da fuoco contro mezzi di cantiere; 51 danneggiamenti a mezzi; 13
incendi dolosi; 102 furti); 17 episodi criminosi sul VI
macrolotto (2 incendi; 7 danneggiamenti; 6 furti; 2 minacce).
Il sensibile minor numero di azioni criminali sul VI macrolotto
è da attribuire, con molta probabilità, al più recente inizio
dei lavori, avviati principalmente la scorsa estate. L’azione di
contrasto alle infiltrazioni criminali ha consentito di far
pervenire dalle competenti Prefetture 109 informative
interdittive nei confronti di altrettante ditte, di cui 62 già
contrattualizzate ed operanti, ed ha comportato l’estromissione
forzata delle imprese dai cantieri, con immaginabili conseguenze
legate ai lunghi tempi di allontanamento e la successiva
sostituzione».

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