ColAzione Libera: il caffè è pagato!
Per il codice mafioso, pagare il caffè ai propri “amici” è una dimostrazione di potere. E’ un atto di rispetto e da uomini d’onore che dimostrano la propria superiorità. Non accettarlo, a Palermo come a Napoli, a Reggio Calabria come a Bari, quindi, non è un semplice gesto rifiuto, è forse un segno di rivolta. “Non accettiamo il caffè pagato da nessuno. Semmai siamo noi stessi ad offrirlo”. E’ questo il punto di partenza, l’ispirazione concettuale di “ColAzione Libera” che la “Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità” organizza a Palermo Sabato 9 ottobre.
L’idea (rivoluzionaria) è semplicissima. Tra un caffè rigorosamente del commercio equo e solidale e un pasticcino biologico, tra una frisellina ed una fetta di pane casereccio al gusto delle conserve provenienti dalla coltivazione di fondi sottratti alle mafie “Libera”, questo sabato, racconterà se stessa e parlerà ai tanti curiosi che affollano i locali del punto vendita “Libera Terra” dei propri sogni, delle prossime sfide a questa città.
Ed ecco, quindi, l’attività di recupero sociale di spazi pubblici, il futuro centro di documentazione sull’antimafia, i corsi di lingua e cultura africana per l’integrazione multiculturale con i palermitani dalla pelle nera, i progetti di recupero artistico degli elementi di arredo per stimolare la creatività collettiva, i progetti didattici di cittadinanza attiva, il turismo responsabile.
Buona colAzione a tutti!
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* Coordinatore regionale di Libera in Sicilia
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