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Roma, ancora 4 arresti per usura

Di Marzia Pitirra il . Lazio

Non si fermano gli arresti per usura tra Roma e provincia. È stata sgominata all’alba di ieri mattina una banda di 4 usurai che aveva lasciato sul lastrico più di 30 persone. Nemmeno due settimane fa si era conclusa l’operazione della Squadra Mobile di Roma “Il Gioco è Fatto”, con l’arresto di 11 componenti di una organizzazione dedita allo strozzinaggio, riciclaggio di denaro ed estorsione, e dove forte erano risultate le implicazioni con elementi della Banda della Magliana.

Ma il fenomeno dell’ usura a Roma e dintorni è radicato e diffuso e i numerosi arresti degli ultimi giorni ce lo dimostrano.

L’operazione congiunta di Polizia e guardia di Finanza ha portato nella giornata di ieri a 27 perquisizioni e all’arresto di un architetto, due noti pregiudicati ed un imprenditore. Il gruppo di strozzini non esitava ad usare metodi violenti per costringere le vittime a pagare, instaurando un clima di terrore e di omertà che ha reso sicuramente più difficile il lavoro delle forze dell’ordine . 

Non avendo ricevuto denunce, le indagini hanno preso il via dopo le voci che davano i proprietari di un importante autosalone della Capitale vittime di strozzinaggio. Da questa pista gli inquirenti sono risaliti ad una ragnatela di usura che coinvolgeva più di trenta vittime, soffocate da debiti che arrivavano a centinaia di migliaia di euro e soggette a tassi di interesse dal 3%  al 10% mensili. Il tutto riconducibile ad un giro di affari complessivo intorno ad alcuni milioni. 

Dalle indagini è emersa la sproporzione tra i beni dichiarati dai quattro malavitosi e quelli realmente posseduti, individuando, così, la vera fonte di guadagno negli illeciti che sono fino ad ora emersi. A Velletri sono stati sequestrati agli usurai beni per un valore di oltre 2 milioni di euro, intestati soprattutto a prestanome, risalendo così agli appartenenti di un’associazione a delinquere già sgominata in parte lo scorso gennaio, dedita oltre che all’usura, anche all’estorsione e al traffico di droga,  

Il Lazio non è immune all’usura e non bisogna sottovalutare il fenomeno che troppo spesso è erroneamente attribuito alle sole regioni del Sud Italia, mentre in quest’ area continuano ad operare indisturbate molte organizzazioni criminali. Alla malavita locale si affiancano le cosche meridionali e vecchi e nuovi appartenenti  alla banda della Magliana. Il referente di Libera Lazio Antonio Turri non smette di denunciare la presenza di una Quinta Mafia, mentre risale al 21 settembre scorso il rapporto dell’associazione SOS Impresa che titolava “Lazio e Roma: Capitale dell’ usura”.

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