NEWS

Ancora minacce agli amministratori di Isola Capo Rizzuto

Di Angela De Lorenzo il . Calabria

Nuovo atto intimidatorio ai
danni dell’Amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto guidata da
Carolina Girasole. A distanza di tre mesi, ovvero da quando ignoti vandali
incendiarono l’autovettura dello stesso sindaco, quella di un dirigente
comunale e l’altra della moglie del vice sindaco, Anselmo Rizzo, è
arrivato, con modalità diverse, un altro attacco personale, indirizzato
ancora una volta al vice sindaco, esponente del Pd e rappresentante
nazionale della Prociv – Arci. Questa volta è finita nel mirino l’azienda
agricola di sua proprietà, dove nella notte tra venerdì e sabato scorsi
si sono introdotti degli ignoti ed hanno portato via oltre 50 ovini. 

Un furto che va a bloccare
un progetto ambizioso: quegli ovini, allevati con cura, dovevano servire
a produrre formaggi di qualità secondo le regole della tradizione
locale, prodotti biologici da servire nell’agriturismo. Sarà anche
per questo che l’episodio ha tutto il sapore dell’avvertimento.

Presa coscienza dell’accaduto
il vicesindaco ha avvertito i militari della locale Tenenza dei Carabinieri
che hanno avviato le indagini del caso, sulle quali, però, ancora non
è trapelata nessuna indiscrezione. 

È palese, comunque, la volontà
di voler colpire ancora una volta una persona che dopo aver dedicato
tanto tempo al volontariato e che da alcuni anni si è reso disponibile
ad amministrare la realtà in cui vive, insieme alla Giunta di cui fa
parte, sente incombere sulla sua intera esistenza il peso della scelta
di volere amministrare secondo una nuova logica, che esclude meccanismi
clientelari e illegalità.  

L’amministrazione Girasole,
infatti, ricordiamo, ha palesemente fatto capire al paese da che parte
sta, inaugurando un’intensa attività per il riutilizzo di diversi beni
confiscati distribuiti sul territorio, promuovendo l’abbattimento di
manufatti abusivi costruiti lungo la costa, attività per la quale,
però, ancora non sono state trovate ditte di demolizione disposte ad
eseguirla. C’è poi il veto imposto dal Comune sulla questione del parco
eolico: il più grande d’Europa si trova proprio ad Isola Capo Rizzuto,
ma il territorio percepisce per questo solo somme ritenute irrisorie
dagli amministratori guidati da Carolina Girasole. 

Ma sono state ancora tante
le azioni intraprese dall’Amministrazione capaci di promanare una ventata
di novità, accolta con entusiasmo da numerosi giovani privi di prospettive
e con disapprovazione da chi, invece, ai meccanismi del passato si alimentava
in maniera indebita. C’è stato anche chi, all’interno degli apparati
del Comune, è stato rimosso dal suo incarico o spostato, perché la
nuova amministrazione, presa consapevolezza dell’esistenza di alcune
irregolarità, ha fatto in modo di evitare che potessero proliferare. 

Tutte scelte che in una piccola
realtà, abituata a marciare nella direzione dell’illegalità e secondo
un costume mafioso, vengono interpretate da chi le subisce come affronti
e che finiscono per essere motivo di ostilità

Infatti, sopratutto dopo l’ultimo
attacco indirizzato al vice sindaco, si è aggravato il clima di
tensione a Isola Capo Rizzuto, che, proprio come lo stesso Anselmo Rizzo,
ha interpretato  l’episodio come un segnale per il quale non restare
tranquilli, anzi, finalizzato proprio ad alimentare un clima di tensione
e paura che da un po’ di tempo è divenuto pressante. 

Purtroppo, nonostante la manifestazione
nazionale svoltasi negli scorsi mesi per le vie di Isola nel luglio
scorso e  la recente visita del ministro degli Interni, non si
può dire che ad Isola sia cambiato qualcosa: l’apparato amministrativo
dell’Ente resta sotto tiro e le azioni intimidatorie vengono portate
avanti con preoccupante tranquillità.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link