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Caltanissetta, inchiesta sulle amministrative del 2004

Di Rosario Cauchi il . Sicilia

Stefano Luciani, magistrato
della Dda di Caltanissetta, ha richiesto il rinvio a giudizio nei confronti
di Benedetto Campanella, padre dell’attuale vice-sindaco e assessore
al Bilancio della giunta Campisi, in quota Democrazia Cristiana, Simona
Campanella, e di Luigi Lo Porto.

L’accusa è di aver cercato
l’appoggio di alcune famiglie mafiose di Caltanissetta allo scopo di
assicurare voti alla figlia, candidata della lista “Udeur-Alleanza
Popolare” alle amministrative del 2004. 

Il vice-sindaco, al momento
estranea all’inchiesta, sarebbe stata sostenuta, a sua insaputa e attraverso
il padre e l’intermediario Luigi Lo Porto, da figure di spicco della
mafia del capoluogo di provincia, impegnati nell’assicurarle diversi
consensi.

Le ammissioni sono giunte da
due collaboratori di giustizia, si tratta di Salvatore Ferraro e Alberto
Ferrauto. 

Il primo, infatti, avrebbe
descritto ai magistrati che lo hanno sentito nel corso di questi anni
l’intensa attività svolta da Benedetto Campanella e Luigi Lo Porto
proprio nei mesi precedenti alle elezioni del giugno di sei anni fa.

Campanella, infatti, avrebbe
versato una somma vicina ai duemila euro in favore dello stesso Ferraro
e un ammontare non specificato ad Angelo Palermo, in quel periodo reggente
del gruppo di cosa nostra a Caltanissetta, affinchè potessero blindare
la candidatura della figlia, alla fine eletta con un totale di 714 voti
di preferenza. 

Anche Alberto Ferrauto, già
affiliato alla locale famiglia di cosa nostra, ha confermato l’azione
svolta dai due indagati e i loro incontri in città con esponenti di
cosa nostra.

Spetterà al giudice dell’udienza
preliminare Marcello Testaquadra decidere se accogliere o meno le richieste
formulate dalla Procura nissena.

Il verdetto è previsto
per il mese di novembre.

Non mancano, inoltre, indiscrezioni
circa un possibile ampliamento dell’inchiesta in direzione di altri
candidati a quelle elezioni amministrative, alcuni dei quali entrati
in seno al civico consesso, appartenenti a liste di centro-destra e
centro-sinistra.

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