Giancarlo Siani, giornalista “abusivo” ucciso dalla camorra

Di Peppe Ruggiero il 23 Settembre 2010. Campania

Oggi ricorre il venticinquesimo
anniversario dell’omicidio di Giancarlo Siani, il giovane cronista
del Mattino ucciso dalla camorra. Ucciso per le sue parole pubblicate
sul maggior quotidiano napoletano. Da abusivo.

Giancarlo aveva anticipato
tutto e tutti. Era un “giornalista – giornalista” in un
periodo in cui era preferibile fare il “giornalista – impiegato”.
Era un ragazzo normale con una grande sete di conoscenza.

Per lui scrivere era
raccontare. Raccontare per far sapere. Raccontare le contraddizioni
della sua terra per cambiare. Oggi anche Giancarlo Siani molto probabilmente
sarebbe stato mal visto, criticato e catalogato come colui che denigra
la propria terra. Lo avrebbero ferito, ma sarebbe andato avanti. E sicuramente
si sarebbe battuto con determinazione nella battaglia per la libertà
di informazione.

Con discrezione e umiltà.
Come era nel suo stile. Oggi rileggere gli articoli di Giancarlo Siani
, le sue analisi precise che raccontavano i meccanismi criminali sono
per tutti noi giornalisti un esempio concreto di memoria viva che serve
nel presente e nel futuro.

Nell’ anniversario
della morte di Siani per un attimo fermiamoci e leggiamo articolo 21
della Costituzione che prescrive che tutti abbiano “il diritto di
manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto
e ogni altro mezzo di diffusione”. Non si costruisce una Democrazia
senza ricerca della verità e oggi l’informazione troppo spesso è
piegata agli interessi e logiche diverse da quelle della verità.

E sono tanti, forse
troppi, le voci spente nell’esercizio del proprio mestiere. E per
ogni giornalista che muore, muore la verità. Stamattina nella sala
riunioni del Il Mattino dedicata a Siani sisvolgerà la settima edizione
del Premio Siani e sono sicuro che Don Luigi Ciotti come ogni
anno rilancerà la sua proposta. Semplice e di facile soluzione: quella
di inserire , almeno anche solo per un giorno, nel tamburino del giornale,
sotto al gallo, il nome di Giancarlo Siani, un simbolo per la città
e per quel giornale. Un piccolo gesto concreto di memoria ed impegno.

L’informazione ha
un ruolo cruciale per i diritti ma i segnali che ci arrivano vanno
in senso contrario. Ci inquietano. E forse il nome di Giancarlo Siani
sotto il gallo, simbolo del maggior quotidiano del Sud,
è il modo migliore per rendere viva la figura ed il ricordo del giovane
cronista. E ricordare a tutti che dobbiamo continuare a lottare quotidianamente
per quell’informazione che lui ci ha insegnato. Libera, profonda e
non superficiale.

BIOGRAFIA

Articoli

Per Giancarlo – Narcomafie
http://www.narcomafie.it/2010/09/22/per-giancarlo/

Libri

Alessandro Di Virgilio e Emilio Lecce, Giancarlo Siani… (e lui che mi
sorride), Round Robin, 2010
http://www.roundrobineditrice.it/rred/scheda.aspx?bk=9788895731179/Giancarlo
+Siani/

R. Giglio (a cura di), Giancarlo Siani, Le Parole di una Vita. Gli scritti
giornalistici, Phoebus Edizioni, 2006
http://phoebusedizioni.blogspot.com/2009/10/le-parole-di-una-vita.html

Antonio Franchini, L’abusivo, Marsilio, 2009
http://www.marsilioeditori.it/component/marsilio/libro/3179746-abusivo