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Turbogas, la Rete blocca il secondo convoglio

Di Mariella Recchia (www.ilgranchio.it) il . Lazio

Un sit-in pacifico al porto di Anzio per fermare il secondo convoglio che trasportava un ulteriore pezzo destinato alla Turbogas di Campo di Carne. Questo è quanto ha organizzato la Rete No Turbogas con un tam tam di messaggi, di e-mail e di inviti attraverso Facebook.  La nave con il carico speciale è attraccata al porto di Anzio all’incirca verso mezzogiorno. Coloro che hanno deciso di protestare sono arrivarti intorno alle 18,30, quando ancora il convoglio non era partito. Porto bloccato con transenne ed accesso negato.

Fino alle 21, quando il convoglio è partito, si sono alternati al megafono coloro che hanno motivato le ragioni della protesta: Filippo Valenti, presidente della Rete, residenti di Campo di Carne, dove quella che è stata ribattezzata come “Tumorgas” è stata realizzata, il consigliere comunale Prc di Anzio Beniamino Colantuono e il segretario Prc di Nettuno Valerio Bruni. All’incirca alle 21,30 il vicequestore del Commissariato di polizia di Anzio e Nettuno ha chiesto lo sgombero perché la manifestazione non era autorizzata al fine di permettere il passaggio del convoglio. E’ successo tutto in un attimo, tafferugli durati pochi minuti, con Filippo Valenti e Valerio Bruni condotti in una volante della polizia. Non appena la volante è partita con loro a bordo la protesta è diventata più forte, la polizia ha tentato di creare un cordone di sicurezza, sono volati schiaffi e spintoni, ma i due sono stati fatti uscire dalla volante. Sono partiti poi gli slogan “Filippo libero” e si è tentata una mediazione. A sostenere le ragioni del no, sono arrivati anche il senatore Candido De Angelis, il vicesindaco di Anzio Ruggero Garzia ed i consiglieri Roberto Giacoponi, Vito Presicce e Sebastiano Attoni. “Il nostro voleva essere un blocco simbolico – ha detto al microfono Valenti – la nostra battaglia non inizia e non finisce oggi; sapevamo che non potevamo fermare questo convoglio, ma certo non smetteremo di opporci alla Turbogas, la lotta prosegue, adesso dobbiamo farlo passare”. Così il sit-in si è sciolto, la gente è rimasta ai bordi dei tir che trasportavano il pezzo per la centrale, urlando slogan contro la sua messa in funzione.

Guarda il video del sit-in da ilgranchio.it

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