Droga: polizia Trieste sequestra 17 kg eroina e cocaina, 28 arresti
Si sta concludendo in queste oreuna vasta operazione, denominata ‘Hermes’, della Squadra Mobile della Questura e dalla Polizia di Frontiera di Trieste, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo giuliano, che ha portato all’arresto di ventotto corrieri di un’organizzazione criminale nigeriana dedita al traffico internazionale di droga.
Gli arresti sono stati compiuti in diverse citta’ italiane (Trieste, Venezia, Milano, Bolzano, Bologna, Varese, Verona, Reggio Emilia, Parma, Verona, Messina, Padova e Roma) a partire dal mese di novembre dello scorso anno con la collaborazione delle locali Squadre Mobili coordinate dal Servizio Centrale Operativo (Sco) della Direzione Centrale Anticrimine, a seguito dell’arresto di un cittadinolituano controllato da agenti della Polizia di Frontiera di Trieste, abordo di un treno proveniente dall’Ungheria e diretto a Napoli.
I poliziotti nel corso della perquisizione avevano trovato nascosti in un borsone quasi due chili di eroina purissima, destinati a trafficanti nigeriani operanti sulla piazza del capoluogo campano. Le indagini, avviate subito dopo l’arresto dalla Sco della Squadra Mobile e dalla Polizia di Frontiera di Trieste, hanno consentito di individuare una vastissima rete di trafficanti nigeriani di droga, che utilizzando loro connazionali e cittadini dell’est europeo, sono in grado di far entrare in Italia ingenti quantita’ di cocaina proveniente dai paesi sudamericani ed eroina prodotta in Afghanistan, poi inviata in Europa attraverso la ”rotta balcanica”.
Nel corso delle indagini sono state intercettate circa 130000 conversazioni su centinaia di telefoni usati dai trafficanti e dai corrieri. Preziosissimo per gli investigatori l’aiuto di numerose interpreti nigeriane, in passato vittime di riduzione in schiavitu’ e ”liberate” dai poliziotti della Squadra Mobile di Trieste nel corso di precedenti inchieste. Dalle inchieste era emerso che le donne venivano ”comprate” in Nigeria per oltre 50.000 dollari, portate in Italia e costrette sotto la minaccia di riti ”vodoo” a prostituirsi.
L’attivita’ investigativa inerente l’operazione si e’ svolta anche all’estero con il coordinamento dell’Interpol e la collaborazione della polizia spagnola e olandese a causa della presenza in quei Paesi di alcuni capi dell’organizzazione criminale.
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