Lettera di Avviso Pubblico al Procuratore Salvatore Di Landro e alla Squadra Catturandi della Questura di Palermo
Una lettera di solidarietà al procuratore di Reggio Calabria, Salvatore
Di Ladro e al questore di Palermo Alessandro Mangoni. A renderlo noto è
Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico per fare sentire “forte e
convinta la solidarietà che l’Associazione Avviso Pubblico. Enti locali
e Regioni per la formazione civile contro le mafie esprime al
procuratore e a tutti i magistrati che operano in Calabria per
contrastare il fenomeno della ‘ndrangheta e ripristinare la legalità
violata e la sovranità della Repubblica.
L’ordigno esploso-continua-
davanti all’ abitazione è un fatto che ci riguarda tutti, è un volgare,
violento ed arrogante gesto che ferisce l’intera democrazia italiana. Di
fronte al vile gesto testé richiamato, che segue temporalmente altri
gravi episodi minacciosi, come lo scoppio dell’ordigno del davanti agli
uffici del Tribunale di Reggio Calabria, le ripetute minacce ad alcuni
magistrati della Procura, l’auto carica di armi fatta ritrovare in
occasione della visita del Capo dello Stato. Non possiamo-spiega
Campinoti- abbassare la guardia e sentirci tranquilli nonostante gli
importanti e quotidiani risultati ottenuti dall’impegno profuso da tanti
magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine”.
Sostegno anche ai
capi della squadra mobile e Catturandi di Palermo per le minacce subite
da diversi agenti. “Le mafie-conclude il presidente di Avviso Pubblico-
in Italia, non sono state ancora definitivamente sconfitte e siamo
convinti che molta strada si deve ancora percorrere, tutti insieme,
cittadini e istituzioni, mondo politico ed economico, chiese ed
associazioni”.
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