Grasso: latitante Messina Denaro uno dei capi ma non il “capo”
”Ora che li abbiamo arrestati tutti e tre, Lo Piccolo, Rotolo e Provenzano, si capisce che non c’e’ piu’ nessuno a capo di Cosa Nostra e la regola e’ che si mantengono le cariche stando anche in carcere”. Cosi’ Piero Grasso, procuratore nazionale Antimafia, ha risposto a chi gli chiedeva, dal palco di CortinaIncontra, se e’ Matteo Messina Denaro il nuovo capo della mafia.”In questo momento, secondo noi, non esiste un vertice.Il fatto che ci sia un elemento di spicco latitante, non significa attribuire a questo il ruolo di capo dell’organizzazione criminale tranne che non l’abbiano attribuito e noi non ne sappiamo nulla”.
‘‘Io non considero Matteo Messina Denaro l’attuale capo”, ha proseguito Grasso, specificando: ”Mattia Messina Denaro e’ l’ultimo latitante rimasto di spicco, e’ uno che ha partecipato ed ha deliberato la strategia stragista del ’92, ’93 anche con le stragi di Firenze, Roma e Milano, quindi certamente e’ la persona piu’ importante da arrestare per Cosa Nostra”.Alla domanda se Matteo Messina Denaro sia stato allo stadio per la partita Palermo-Sampdoria, Grasso ha risposto che ”poteva pure essere accanto a me ma non credo. Pero’ siccome non ne conosciamo le fattezze, non lo possiamo escludere. Sappiamo tuttavia che non e’ tifoso del calcio”.”Come ha detto un pentito, siccome era presente ad una riunione a Palermo, una sorta di consultazione, forse era questo il motivo per cui l’avevano fatto venire da Palermo.
Quindi ci dicono che quel giorno era a Palermo – ha concluso Grasso -, se poi fosse alla stadio, nessuno puo’ dirlo perche’ le ultime fotografie risalgono a tanti anni fa e abbiamo visto come cambiano i latitanti da quelli che cerchiamo a quelli che catturiamo”.
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