NEWS

«Smettila di scrivere di ‘ndrangheta»

Di Roberto Rossi il . Calabria

Una tanica di benzina e un biglietto. Li ha trovati alle quattro del mattino sul tavolo del terrazzo di casa sua. A Catona, frazione di Reggio Calabria. Era appena tornato a casa, accesa una sigaretta. Lucio Musolino ha 27 anni, lavora per Calabria Ora, è cronista di giudiziaria da Reggio Calabria. Sul biglietto c’era scritto a stampatello: “Questa non è per la tua macchina, ma per te. Smettila di continuare a scrivere di ‘ndrangheta, segui Paolo Pollichieni e vattene pure tu”.
Il riferimento è alle dimissioni dell’ex direttore del suo giornale, che si è dimesso, assieme ad 8 cronisti, lo scorso 20 luglio per ingerenze degli editori sulla linea del giornale, molto impegnato nelle ultime settimane a scavare intorno ai presunti rapporti tra la ‘ndrangheta e il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Pochi giorni fa, nella redazione di Reggio Calabria, era arrivata una lettera anonima non indirizzata a lui e senza particolari minacce. C’era scritto: “Perché non ve ne siete andati anche voi con Pollichieni, non pensate di fare un giornale come prima, il soldi li mettono gli editori, andate a cuba e nemmeno lì ve lo fanno fare un giornale così”.
Quella a Lucio Musolino è la dodicesima minaccia a un cronista calabrese dall’inizio dell’anno. Prima di lui una lettera minatoria è arrivata a Saverio Puccio nella redazione di Catanzaro del Quotidiano della Calabria. Prima ancora a Riccardo Giacoia, giornalista Rai. Messaggi di morte anche a Guido Scarpino e Pietro Comito di Calabria Ora. A Giovanni Verduci, Michele Inserra, Michele Albanese e Giuseppe Baldessarro del Quotidiano della Calabria. Ai freelance Leonardo Rizzo e Antonino Monteleone.
 A Filippo Cutrupi, corrispondente da Reggio Calabria del Giornale e del QN. “Le minacce a Lucio Musolino ben si iscrivono – ha scritto in un nota il consigliere dell’ordine dei giornalisti della Calabria, Filippo Diano – nel clima di tensione attuale che ha come obiettivo principale la stampa e la magistratura, rei , agli occhi dei prepotenti di turno, di assicurare coerentemente informazione, trasparenza e legalità ad una regione e ad un Paese avvelenati dalla corruzione e da rapporti poco chiari tra uomini delle istituzioni pubbliche e criminalità mafiosa”.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link