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19 luglio 2010: anniversario delle divisioni

Di Giorgio Santelli* il . L'analisi

La commemorazione dell’omicidio del giudice Borsellino ha avuto
visibilità diverse nell’arco dei giorni che si sono succeduti dal 18 al
20 luglio. I Tg, nella giornata di domenica, propongono servizi che
parlano di flop rispetto alla marcia organizzata da salvatore
Borsellino e dalle agende rosse. Duecentocinquanta persone (per alcuni
100, come il Tg1) sono davvero poche dal punto di vista mediatico. Così
i diversi Tg trattano la notizia. Alcuni stigmatizzando il ruolo delle
agende rosse (Tg4 e Tg1), altri ponendosi degli interrogativi su come
lo Stato e gli italiani vogliono raccontare questa tragedia italiana e
come la tengono viva. Le cose cambiano il giorno dopo. quello dei
cortei (diversi) delle fiaccolate, delle cerimonie ufficiali. Il 19
luglio è giorno della doppia vittoria della partecipazione popolare in
difesa della legalità sulla politica, con la diffusione dei dati sulla
raccolta di 1.400.000 firme per il referendum contro la privatizzazione
dell’acqua, e l’invito a rappresentanti delle forze politiche a non
partecipare alle commemorazioni per la morte di Paolo Borsellino e
della sua scorta nel 18 anniversario della strage di via d’Amelio.

Studio Aperto non ha la notizia nei titoli. Ma è questo il tg del
gossip e dell’intrattenimento che di questione sociale e politica non
parla se non per solleticare qualche pruriginosità nell’opinione
pubblica. Per il Tg4 è invece apertura. Ma si travisa la realtà e Fede
afferma che vi sono state contestazioni – cito testualmente – “contro i
gruppi delle agende rosse comuniste che avevano tentato di inquinare
politicamente questa cerimonia”. Fede fa due più due: le agende sono
rosse quindi sono comuniste e quindi contestano. Per il Tg3 la vicenda
occupa il terzo titolo di sommario e, all’interno, si propone anche un
servizio sulle polemiche per i depistaggi. Apertura anche per il Tg1
che chiede, attraverso Napolitano, di fare luce sulle stragi di Stato.
Anche il Tg5 sceglie la notizia come apertura e riporta, nei titoli, i
messaggi di Napolitano e Berlusconi. Per la 7 non c’è titolo ma se ne
parla all’interno del Tg. Tg2 completo sul tema. L’anniversario è posto
in apertura. Si parla dei diversi cortei e delle manifestazioni. Viene
ripreso il parere di Fini che ha affermato sulla piazza che Mangano non
è un eroe e c’è anche spazio per le contestazioni delle agende rosse ai
politici. Tg2 e Tg3, in modo particolare, segnalano le manifestazioni
da “separati in casa” dei finiani e dei gasparriani ma, da questo punto
di vista, dobbiamo segnalare un servizio completo e chiaro di Rainews
con il Reportage di Francesco Cuozzo “L’anniversario delle divisioni”.
E’il segno dei tempi e di come il mondo degli ex di An che avevano in
Paolo Borsellino un punto di riferimento essenziale, si sia ormai
completamente diviso. E’ ancora su internet, guardatelo, ne vale la
pena. Nei tre giorni è giusto segnalare anche il buon lavoro di
“cronaca” dei diversi appuntamenti che ha dato SkyTg24, compreso
qualche piccolo approfondimento sulle stragi di stato del ’93.

*Giorgio Santelli (Osservatorio Tg Reporter Senza Rete)

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