‘Ndrangheta: Sappe, dopo blitz carceri Calabria scoppiano
Continua la crescita della popolazione detenuta in Calabria. Gli arresti di oltre 300 persone appartenenti alla ‘ndrangheta fatti ieri in Calabria ed in altre regioni – denuncia il sindacato Sappe – hanno contribuito ad incrementare le presenze, gia’ al di sopra di quelle regolamentari, nelle carceri calabresi. Sono 78 i detenuti dell’operazione fatta dai carabinieri e dalla polizia ristretti nelle sezioni alta sicurezza delle carceri delle Calabria: 17 a Vibo Valentia, 17 a Reggio Calabria, 18 a Palmi, 5 a Locri, 5 a Rossano, 2 a Paola, 4 a Catanzaro e 10 a Cosenza. “Gli istituti citati – spiega il sindacato in una nota – sono gia’ interessati da un enorme sovraffollamento. Infatti, in base ai dati rilevati all’inizio di luglio, i detenuti, in Calabria, hanno superato le 3100 presenze, a fronte di una capienza di 1849 posti detentivi. Il sovraffollamento e’ del 165%. Gli stranieri sono 798, con una percentuale del 26,08%. A Castrovillari il sovraffollamento e’ del 194%, a Catanzaro 158%, a Crotone 106% con un solo reparto funzionante, a Lametia Terme 250%, a Laureana di Borrello 135%, a Locri 219%, a Palmi 159%, a Paola 128%, a Reggio Calabria 211%, a Rossano 159%, a Vibo Valentia 167%, a Cosenza 153%”. “La situazione e’ ormai drammatica anche in Calabria – afferma Damiano Bellucci, segretario del Sappe Calabria – dove diventa sempre piu’ difficile riuscire a garantire la sicurezza all’interno ed all’esterno delle carceri, a causa del sovraffollamento e della carenza di personale di polizia penitenziaria. Come se non bastasse l’Amministrazione centrale ha anche ridotto le ore di straordinario rispetto a quello consumato l’anno scorso, per svolgere soprattutto il servizio traduzioni e l’organizzazione dei turni di servizio, nel rispetto delle previsioni contrattuali. E’ necessario intervenire con urgenza per ottenere l’adeguamento di queste risorse”.
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