Lombardia, libero cinema in Libera Terra
Dopo il Piemonte, a ospitare la carovana di Libero Cinema in Libera Terra è stata la Lombardia: ieri sera la città di Galbiate, nel lecchese, ha aperto le porte del suo centro diurno “le Querce di Mamre” a Libera e alla Fondazione Cinemovel, perché si proiettasse “Fortapasc”, il film di Marco Risi che racconta la storia del giovane giornalista Giancarlo Siani, vittima di un agguato di camorra. Una location del tutto particolare quella della proiezione, si è trattato infatti del giardino della villa confiscata negli anni Novanta ai Coco Trovato, tra le più potenti, influenti e radicate famiglie della ‘ndrangheta calabrese in Lombardia.
Oggi è diventato sede di un centro diurno integrato per anziani, gestito dalla Cooperativa L’Arcobaleno che garantisce loro conforto e assistenza. Nonostante il caldo e le zanzare, tutta esaurita la platea di sedie: il pubblico ha preso velocemente posto dopo aver apprezzato un ricco buffet offerto dalle associazioni locali ospitanti. Famiglie con bambini, ragazzini e anziani hanno ascoltato con attenzione la storia del bene confiscato, le cui mura sono state più volte definite segno tangibile e concreto di legalità, giustizia e bene comune restituito alla cittadinanza. In un clima di convivialità, riconoscenza e gratitudine hanno preso la parola i responsabili del centro, il parroco, i rappresentanti delle amministrazioni locali e una giovane magistrato che, visibilmente emozionata, ha salutato e ringraziato i presenti. A illustrare l’iniziativa Lorenzo Frigerio, referente di Libera Lombardia ed Elisabetta Antognoni ideatrice e fondatrice del progetto cinematografico.
In Italia, l’ambizione della carovana itinerante, nata per portare nei remoti villaggi dell’Africa la magia del cinema, è quella di spingere i cittadini a riappropriarsi degli spazi pubblici, fornendo loro una valida alternativa all’attuale carente offerta culturale. Attraverso un’attenta scelta di film, che raccontano storie di soprusi e scottanti verità, si invita a sostenere l’impegno politico e civile di coloro che si sono battuti e si battono per la legalità e la difesa dei diritti nel nostro Paese.
Il profondo silenzio che ha accompagnato la proiezione del film e il commosso applauso che ha chiuso la serata lasciano sperare che, anche a seguito delle recenti inchieste, sia forte l’indignazione e la volontà di riscatto dei cittadini lombardi. Affinché Libero Cinema in Libera Terra, in Lombardia, non sia semplicemente un auspicio ma un concreto dato di fatto.
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