P3: Anm, magistrati coinvolti diano dimissioni
‘Bisogna avere la capacita’ e il coraggio di
farsi da parte. Quando il sospetto sulla tua persona getta ombra sulla
categoria della e’ necessario lasciare libera l’ istituzione”: lo ha
detto il segretario dell’Anm, Giuseppe Cascini nel corso della riunione
del comitato direttivo. ”E’ necessario un segnale forte” , ha
sottolineato, alla luce delle ultime vicende giudiziarie che hanno
visto coinvolto magistrati ed ex magistrati”.
magistrati lascino il loro incarico. ”Poi – ha aggiunto – per questi
magistrati c’ e’ la presunzione di innocenza, la disciplinare, primo
grado, appello e Cassazione con tutte le tutele. Ma noi abbiamo il
dovere di dare risposte chiare e prendere le distanze”. Secondo il
segretario dell’Anm, ”il tentativo di sottolineare la gravita’ della
vicenda e’ una linea pericolosa perche’ questa ha le caratteristiche
analoghe a quelle degli anni ottanta. Le differenze riguardano solo
aspetti piu’ grotteschi e poco istituzionali anche rispetto alla loggia
P2 ma il rischio maggiore e’ proprio quello di sottovalutare la
gravita’ del fenomeno”.
Cascini sottolinea che ”i fatti che emergono
sono chiarissimi, per questo noi abbiamo espresso subito la nostra
indignazione”.
PALAMARA: PRONTI A RISPOSTE RAPIDE SU QUESTIONE MORALE
”Non
vogliamo essere accomunati a situazioni che non ci appartengono”. Lo
ha detto il presidente dell’Anm, Luca Palamara, oggi al comitato
direttivo centrale dell’associazione, in riferimento alle recenti
inchieste giudiziarie che hanno coinvolto magistrati ed ex magistrati.
”Siamo pronti a dare risposte rapide – ha detto Plamara- per
sgomberare il campo e affrontare in maniera chiara la questione
morale”. Palamara ha anche sottolineato la necessita’ di ”attivare
meccanismi statutari che riguardano il codice deontologico dei
magistrati per poter arrivare anche a sanzionare alcuni
comportamenti”. ”Vogliamo magistrati integri e indipendenti- ha
concluso Palamara – che fanno il loro lavoro nelle aule giudiziarie”.
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