Agrigento. Estorsioni, dodici condanne al processo di appello “Marna”
Dodici condanne, due assoluzioni e un imputato che dovrà essere
nuovamente processato. Così ha deciso la Corte d’appello di Palermo. La
sentenza del processo “Marna” con imputati i presunti fiancheggiatori
del latitante empedoclino Gerlandino Messina ricalca per buona parte il
verdetto di primo grado definito con il giudizio abbreviato. Il
collaboratore di giustizia Maurizio Di Gati era stato condannato a 3
anni e 4 mesi, 5 anni per Pasquale Di Salvo, di Siculiana, 5 anni per
Bruno Doria, di Agrigento, 5 anni per Gerlando Giuseppe Gucciardo, di
Siculiana, 5 anni per Francesco Gucciardo, di Siculiana, 8 anni per
l’omonimo Francesco Gucciardo, di Realmonte, 5 anni per Calogero
Iacono, di Agrigento, 7 anni 6 mesi e 10 giorni per Carmelo Infantino,
di Agrigento, 6 anni per Vincenzo Mangiapane, di Cammarata, 7 anni e 8
mesi per Giovanni Putrone, di Porto Empedocle, 4 anni e 4 mesi per
Martino Dino Vitello, di Agrigento, 5 anni a Pasquale Vento, di
Agrigento. Per Francesco Gucciardo la pena è stata ridotta a 4 anni e 6
mesi. Aumento di pena invece per l’omonimo di Siculiana: 6 anni per
effetto di un’aggravante relativa all’uso delle armi. Riduzione a 5
anni e 4 mesi anche per Mangiapane. E’ stata dichiarata nulla per
difetto di motivazioni, la sentenza di primo grado nei confronti di Di
Salvo, che dovrà essere sottoposto a nuovo processo. In primo grado
erano stati assolti tre imputati: Stefano Iacono, di Realmonte,
Vincenzo Iacono, di Siculiana e Giuseppe Lana, di Ribera. Quest’ultimo
ieri è stato condannato a 2 anni di reclusione con l’accusa di
“assistenza ad associati”. Per i due Iacono è stata confermata
l’assoluzione.
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