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Migranti oggi? Bambini che scompaiono, uomini sfruttati e donne violate

Di Giorgio Ruta il . Internazionale

La parrocchia del Santo Spirito a Vittoria, in provincia di Ragusa, è un punto di riferimento per i migranti. Per tutti i migranti senza distinzione di colore, etnia e religione. È un’oasi di mescolanza in una città, Vittoria, dove lo sfruttamento e l’emarginazione accolgono ogni giorno i migranti. Ad animare la parrocchia c’è Padre Beniamino Sacco, prete di periferia impegnato nel dare una vita dignitosa a chi arriva nella nostra terra e nel denunciare le ingiustizie che ogni giorno ha sotto gli occhi. Senza dubbio Padre Beniamino sa molto sulle condizioni dei migranti nelle campagne del ragusano. 

Qualche mese fa l’Italia ha aperto gli occhi sullo sfruttamento dei migranti con gli episodi di Rosarno. Ma anche in Sicilia la situazione è complessa. A Vittoria i migranti in che condizioni sono? 
ùSolo a Vittoria sono presenti 12.000 migranti fra regolari e irregolari. Il problema è che la situazione del lavoro è molto precaria. Qui, a Vittoria, il settore prevalente è quello delle coltivazioni in serre ed al momento è un settore profondamente in crisi. Questo comporta una cosa: gli immigrati o lavorano sottocosto o non lavorano. E per sottocosto si intende 15-20 euro al giorno. Per le donne, a volte, c’è pure il dopolavoro: vengono sfruttate sessualmente. Qualche anno fa i nordafricani, che erano ben inseriti, lavoravano con una paga dignitosa, adesso questi non lavorano più perché vengono sostituiti dai rumeni che vengono pagati molto meno. Questa situazione ha portato molte persone allo sbando. 
Molte inchieste hanno fatto vedere le condizioni abitative disumane dei migranti. Vittoria è sulla stessa linea? Le istituzioni cosa hanno fatto? 
Le istituzioni non sono preparate a questa presenza massiccia. Ci siamo noi che nella parrocchia diamo accoglienza. Ospitiamo tra le 70/80 persone a notte e di giorno facciamo la mensa che dà mangiare a più di 200 persone. È un punto di riferimento ma non è esaustivo, non basta questo per risolvere il problema. Infatti, la maggior parte dei migranti vivono nelle campagne, nei cascinari arroccati come possono. Spesso questi sono edifici abbandonati o messi a disposizione dai datori di lavoro. 

Vittoria è un paese ad alta densità mafiosa. La criminalità organizzata ci lucra sull’immigrazione? 
Groppuscoli organizzati ci mangiano, la mafia penso abbia altri interessi. Ciò non toglie che la mafia è coinvolta ad altri livelli. Aumenta sempre di più lo spaccio della droga in città e vengono coinvolti sempre più migranti. E’ evidente che dove c’è la droga c’è la mafia. 
Lei nel 2006 ha denunciato la sparizione di bambini che sbarcavano nelle coste del sud est siciliano. Può spiegarci meglio? 
Il fenomeno si è ripetuto per alcuni anni e si è ripetuto fino all’anno scorso quando ancora sbarcavano minori provenienti dal Nord Africa, soprattutto dall’Egitto. Il fenomeno è cessato quando sono terminati gli sbarchi. In sostanza, succedeva che nel giro di poche ore o giorni i bambini scomparivano nel nulla. Pare che c’era un traffico di personaggi loschi che portavano i bambini nel nord Italia. Ma io mi chiedo che collocazione possono trovare ragazzi di 14-15 anni? 
La Sicilia è una terra in cui molti popoli si sono mescolati, ma adesso non sempre l’ospitalità prevale. A Vittoria c’è accoglienza? 
La Sicilia si è trovata ultimamente in difficoltà a causa della presenza massiccia di persone diverse: di altro colore, religione, etnia. Questo ha portato ad una chiusura, ad un arricciamento, molte volte fomentato dall’informazione locale e nazionale. Però ci sono pure segni che fanno sperare. Grazie ad un lungo lavoro, piano piano, si è riuscito a trovare quella tolleranza che è l’inizio di un percorso. Ovviamente non bisogna fermarsi ma arrivare all’integrazione.

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