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Don Luigi Ciotti:
“Non lasceremo solo chi disturba la mafia

Di Angela De Lorenzo (da Il Crotonese) il . Calabria

“Libera, le oltre 1.500
associazioni
aderenti, i gruppi sparsi in tutta Italia, continuano a procedere al
fianco di Carolina Girasole”. Lo ha dichiarato don Luigi Ciotti,
presidente
e fondatore di ‘Libera”, appena appreso che il sindaco di Isola
Capo Rizzuto è stato vittima di un’intimidazione, come prima di lei
il vicesindaco, Anselmo Rizzo e il funzionario comunale Agostino Biondi.

“Non li lasceremo soli –
ha dichiarato Ciotti – non permetteremo che sia fatta attorno a loro
terra bruciata, come abbiamo fatto con chiunque, nel mondo politico,
si batte contro il crimine organizzato, l’illegalità, la corruzione.
Sappiano le mafie e chi le copre offrendo sponde ai loro giochi
criminali,
che quelle intimidazioni e coperture producono l’effetto contrario:
non l’isolamento ma l’unione, non le dimissioni ma l’impegno,
non le paure ma le speranze.  

Perché non sono rivolte
soltanto alla singola persona che ne è vittima, ma al “noi” che
essa rappresenta e alimenta. Ai politici e agli amministratori, come
a tanti funzionari pubblici e uomini delle forze di polizia non va la
nostra solidarietà: va, sempre, la nostra corresponsabilità. Dice
bene Carolina Girasole che questa è una ‘guerra’ che dobbiamo vincere
insieme. Sia certa che questo ‘insieme’ esce oggi ancora più forte
e determinato”. 

L’esigenza di sostenere
responsabilmente
l’Amministrazione comunale di Isola Capo Rizzuto don Luigi Ciotti
l’aveva già sottolineata sabato 3 luglio, all’indomani dell’atto
intimidatorio subìto dal vice sindaco di Isola Capo Rizzuto, Anselmo
Rizzo, intervenendo in diretta alla trasmissione ‘Quelli di Caterpillar’

in onda su Rai Tre dalla spiaggia di Senigallia, dove era in corso la
giornata conclusiva del ‘Caterraduno’, l’appuntamento fisso dei
radioascoltatori di Caterpillar, programma radiofonico di ‘Radio2’.

Convinto che il lavoro positivo

svolto sul territorio di Isola Capo Rizzuto da parte del prefetto, delle

Forze di polizia, della coraggiosa sindaco e della sua Giunta, delle
associazioni di volontariato e di categoria “disturba”, don Ciotti
ha ammonito: “Non bisogna esprimere solidarietà, esprimiamo
corresponsabilità.
Solo l’assunzione di responsabilità di ognuno di noi sconfigge la
violenza
criminale”. 

“Le mafie – ha aggiunto Ciotti
– hanno paura della libertà, della freschezza e fanno tutto per
dividerci
dalla verità. Solo l’assunzione di responsabilità da parte di ognuno
di noi è la vera, concreta e migliore risposta alla violenza criminale”.

“Noi – ha aggiunto con
riferimento
ad Isola Capo Rizzuto – continueremo in quel territorio a coltivare
la speranza, la freschezza di prospettive fondata su lavoro vero, tenace

e concreto. Coltivare e produrre sui terreni confiscati ai mafiosi e
creare lavoro libero dalle mafie – ha concluso – rappresenta il più
grande schiaffo alla criminalità organizzata e a chi la copre”.

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