“Buccinasco e il 21 marzo: 900 buone ragioni”
Il Consiglio Comunale di Buccinasco (Milano) ha deciso all’unanimità che presto, primo tra i Comuni in Italia, dedicherà uno spazio pubblico al 21 Marzo, per la memoria e l’impegno in ricordo di tutte le vittime di mafia: quelle riconosciute, nel nostro Paese, sono più di novecento.
Una decisione certamente non scontata quella del Consiglio Comunale di Buccinasco che negli ultimi anni si era spesso distinto per affermazioni e scelte di comunicazione quantomeno discutibili, sollecitando l’attenzione negativa dei media.
Ma grazie all’impegno e alla determinazione della società civile di Buccinasco, delle associazioni, dei comitati civici che, sulle tematiche dell’antimafia sociale, hanno trovato spesso la guida dell’Associazione Legal-Mente e grazie anche ad un lavoro incisivo e intelligente dell’opposizione consiliare, si è riusciti con umiltà e pazienza a costruire insieme, in maniera trasversale, qualcosa di positivo per un territorio che quotidianamente combatte velenose infiltrazioni criminali.
La Platì del Nord, così viene definito il nostro comune nell’ultima relazione parlamentare antimafia, paese di trentamila abitanti a sud Ovest di Milano, distante 7 km dalla Piazza del Duomo, immerso nel Parco Agricolo, arredo urbano ben curato, condomini residenziali e villette immerse nel verde, è un territorio in cui la ‘Ndrangheta è presente in maniera capillare, ma è anche un territorio ricco di persone giovani e meno giovani volenterose e impegnate costantemente in difesa del bene comune.
Ed è con queste persone, attraverso sinergie e confronto costruttivo, che lavoriamo giorno dopo giorno per fare recuperare un’anima e un’identità alla nostra città col fine di far diventare l’ente pubblico e la comunità cittadina, tutta, dei punti di resistenza nei confronti dei fenomeni mafiosi.
Nell’attesa di concordare con l’amministrazione comunale quale possa essere il luogo più idoneo in cui ricordare nel primo giorno di primavera le oltre novecento vittime delle mafie, ci auspichiamo che questo nostro percorso, che è solo all’inizio, possa incontrarsi e essere condiviso con altre realtà, analoghe, presenti nei comuni confinanti con la volontà di formare un presidio di Libera del Sud Ovest Milanese.
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